Questo articolo presenta i risultati delle analisi condotte su un campione di 52 split di azioni quotate alla Borsa Italiana tra il 1989 e il 2002. Lo scopo della ricerca è duplice. Da un lato, arricchire la scarsa evidenza empirica relativa ai mercati europei analizzando il caso Italiano; a questo riguardo va sottolineato come spesso siano emerse differenze fra le risultanze empiriche dei mercati Statunitensi e quelle dei mercati di altri paesi. Dall’altro, il campione si presta ad approfondire l’ipotesi di illusione monetaria suggerita dalla behavioral finance, sia perché comprende operazioni tanto di frazionamento quanto di raggruppamento, sia perché una parte di esse è priva di contenuto informativo essendo legata alla semplice conversione in euro del valore nominale dell’azione. Su un periodo che si estende da un anno prima della data ex e fino ai sei mesi successivi, si confrontano le variazioni giornaliere di prezzo, le volatilità e i volumi scambiati. Le analisi rivelano la tendenza dei prezzi a crescere prima delle operazioni di frazionamento e a calare prima di quelle di raggruppamento, ma la sostanziale assenza di effetti sulle quotazioni nei mesi successivi. I frazionamenti sono caratterizzati dalla riduzione degli scambi e dall’aumento di volatilità dopo la data ex; i raggruppamenti mostrano una rilevante riduzione nella volatilità, tanto maggiore per i casi legati al passaggio all’Euro che si distinguono altresì per la diminuzione degli scambi. L’evidenza empirica supporta le spiegazioni basate sulla teoria dell’optimal price range e l’ipotesi che su volumi e volatilità, oltre a fattori di carattere microstrutturale, agiscano fenomeni di illusione monetaria.
Le reazioni di mercato alle operazioni di raggruppamento e frazionamento: il caso italiano / Ferretti, Riccardo; Pattarin, Francesco. - STAMPA. - (2006), pp. 561-594. (Intervento presentato al convegno Attualità e prospettive negli studi di Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari tenutosi a PARMA nel 4 novembre 2005).
Le reazioni di mercato alle operazioni di raggruppamento e frazionamento: il caso italiano
FERRETTI, Riccardo;PATTARIN, Francesco
2006
Abstract
Questo articolo presenta i risultati delle analisi condotte su un campione di 52 split di azioni quotate alla Borsa Italiana tra il 1989 e il 2002. Lo scopo della ricerca è duplice. Da un lato, arricchire la scarsa evidenza empirica relativa ai mercati europei analizzando il caso Italiano; a questo riguardo va sottolineato come spesso siano emerse differenze fra le risultanze empiriche dei mercati Statunitensi e quelle dei mercati di altri paesi. Dall’altro, il campione si presta ad approfondire l’ipotesi di illusione monetaria suggerita dalla behavioral finance, sia perché comprende operazioni tanto di frazionamento quanto di raggruppamento, sia perché una parte di esse è priva di contenuto informativo essendo legata alla semplice conversione in euro del valore nominale dell’azione. Su un periodo che si estende da un anno prima della data ex e fino ai sei mesi successivi, si confrontano le variazioni giornaliere di prezzo, le volatilità e i volumi scambiati. Le analisi rivelano la tendenza dei prezzi a crescere prima delle operazioni di frazionamento e a calare prima di quelle di raggruppamento, ma la sostanziale assenza di effetti sulle quotazioni nei mesi successivi. I frazionamenti sono caratterizzati dalla riduzione degli scambi e dall’aumento di volatilità dopo la data ex; i raggruppamenti mostrano una rilevante riduzione nella volatilità, tanto maggiore per i casi legati al passaggio all’Euro che si distinguono altresì per la diminuzione degli scambi. L’evidenza empirica supporta le spiegazioni basate sulla teoria dell’optimal price range e l’ipotesi che su volumi e volatilità, oltre a fattori di carattere microstrutturale, agiscano fenomeni di illusione monetaria.Pubblicazioni consigliate
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