Il lavoro presenta i primi risultati di un’indagine più ampia, e tuttora in fase di svolgimento, effettuata su diversi quotidiani italiani. L’indagine è su due fronti: quello del lessico e quello della prospettiva pragmatico-testuale. L’analisi lessicale e statistica, proposta nella prima parte del lavoro e basata su un ampio corpus di articoli del primo semestre 2007, ha come obiettivo più ampio individuare i domini concettuali e i campi metaforici maggiormente sfruttati sulla stampa per parlare dello “straniero”. L’analisi pragmatico-testuale della seconda parte indaga soprattutto: a) il trattamento della “voce” dello straniero rispetto a quella del “nativo”, e gli aspetti polifonici in genere in articoli di cronaca nera che riguardano stranieri; b) alcuni meccanismi della comunicazione implicita, ovvero i “non detti” che vengono comunque trasmessi e comunicati attraverso particolari strategie retoriche e testuali. Nel lavoro viene dato particolare rilievo alla tematica della “paura” e della “insicurezza” sociale collegata alla presenza di stranieri. Emerge che la presenza di termini come paura, allarme ecc. non è quantitativamente così alta come di solito si ritiene, ma che la loro rilevanza è effettiva confermata: a) dalla posizione saliente che tali termini hanno in luoghi del testo, come i titoli, e, b) dal particolare effetto discorsivo ottenuto, ad esempio, accostando selezioni di “voci” che testimoniano direttamente, senza l’intervento apparente del giornalista, sentimenti di paura, allarme e inquietudine nei confronti della presenza straniera in Italia.
La costruzione dello straniero nell'informazione giornalistica italiana / Calaresu, Emilia Maria; Guardiano, Cristina; Sorrentino, Alessandra. - STAMPA. - (2008), pp. 273-317.
La costruzione dello straniero nell'informazione giornalistica italiana
CALARESU, Emilia Maria;GUARDIANO, Cristina;
2008
Abstract
Il lavoro presenta i primi risultati di un’indagine più ampia, e tuttora in fase di svolgimento, effettuata su diversi quotidiani italiani. L’indagine è su due fronti: quello del lessico e quello della prospettiva pragmatico-testuale. L’analisi lessicale e statistica, proposta nella prima parte del lavoro e basata su un ampio corpus di articoli del primo semestre 2007, ha come obiettivo più ampio individuare i domini concettuali e i campi metaforici maggiormente sfruttati sulla stampa per parlare dello “straniero”. L’analisi pragmatico-testuale della seconda parte indaga soprattutto: a) il trattamento della “voce” dello straniero rispetto a quella del “nativo”, e gli aspetti polifonici in genere in articoli di cronaca nera che riguardano stranieri; b) alcuni meccanismi della comunicazione implicita, ovvero i “non detti” che vengono comunque trasmessi e comunicati attraverso particolari strategie retoriche e testuali. Nel lavoro viene dato particolare rilievo alla tematica della “paura” e della “insicurezza” sociale collegata alla presenza di stranieri. Emerge che la presenza di termini come paura, allarme ecc. non è quantitativamente così alta come di solito si ritiene, ma che la loro rilevanza è effettiva confermata: a) dalla posizione saliente che tali termini hanno in luoghi del testo, come i titoli, e, b) dal particolare effetto discorsivo ottenuto, ad esempio, accostando selezioni di “voci” che testimoniano direttamente, senza l’intervento apparente del giornalista, sentimenti di paura, allarme e inquietudine nei confronti della presenza straniera in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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