Questa ricerca ha inteso verificare se e come la presenza del benchmark nella rappresentazione dell’andamento di un fondo sia in grado di influenzare la percezione che le persone hanno del fondo stesso. I risultati mostrano come gli individui manifestino reazioni emotive significativamente differenti quando viene loro presentato il Fondo azionario senza un benchmark con cui confrontarlo, rispetto alla situazione in cui il benchmark è presente e ha un rendimento leggermente superiore a quello del Fondo: in questo caso, gli studenti intervistati giudicano il Fondo più attraente e il suo rendimento migliore quando il parametro di riferimento è assente, sebbene il rendimento del Fondo sia stato mantenuto inalterato nelle due condizioni. E’ quindi altamente plausibile che la differenza riscontrata dipenda soltanto dalla presenza/assenza del benchmark.La reazione al benchmark non è tuttavia simmetrica: coloro ai quali è stato mostrato un grafico in cui è il Fondo azionario a fare meglio del parametro di riferimento hanno denotato delle reazioni emotive molto simili a quelle di chi era nella condizione “senza benchmark”. Ciò significa che la presenza del parametro di riferimento ha indotto a valutare il Fondo meno favorevolmente a fronte di una se pur lieve underperformance, mentre non ne ha migliorato la valutazione a fronte di una modesta overperformance.Questa asimmetria è stata spiegata ricorrendo ai concetti di avversione alla perdita e di negativity bias.
Il benchmark nella percezione degli investitori / Ferretti, Riccardo; E., Rubaltelli. - In: BANCA IMPRESA SOCIETÀ. - ISSN 1120-9453. - STAMPA. - n. 2, settembre:(2008), pp. 333-347.
Il benchmark nella percezione degli investitori
FERRETTI, Riccardo;
2008
Abstract
Questa ricerca ha inteso verificare se e come la presenza del benchmark nella rappresentazione dell’andamento di un fondo sia in grado di influenzare la percezione che le persone hanno del fondo stesso. I risultati mostrano come gli individui manifestino reazioni emotive significativamente differenti quando viene loro presentato il Fondo azionario senza un benchmark con cui confrontarlo, rispetto alla situazione in cui il benchmark è presente e ha un rendimento leggermente superiore a quello del Fondo: in questo caso, gli studenti intervistati giudicano il Fondo più attraente e il suo rendimento migliore quando il parametro di riferimento è assente, sebbene il rendimento del Fondo sia stato mantenuto inalterato nelle due condizioni. E’ quindi altamente plausibile che la differenza riscontrata dipenda soltanto dalla presenza/assenza del benchmark.La reazione al benchmark non è tuttavia simmetrica: coloro ai quali è stato mostrato un grafico in cui è il Fondo azionario a fare meglio del parametro di riferimento hanno denotato delle reazioni emotive molto simili a quelle di chi era nella condizione “senza benchmark”. Ciò significa che la presenza del parametro di riferimento ha indotto a valutare il Fondo meno favorevolmente a fronte di una se pur lieve underperformance, mentre non ne ha migliorato la valutazione a fronte di una modesta overperformance.Questa asimmetria è stata spiegata ricorrendo ai concetti di avversione alla perdita e di negativity bias.File | Dimensione | Formato | |
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