In questi ultimi anni abbiamo documentato che dosi nanomolari di melanocortine (neuropeptidi appartenenti al gruppo ACTH/MSH) hanno la capacità di attenuare in modo significativo, nel ratto, il danno conseguente ad ischemia/riperfusione miocardica e ad occlusione coronarica permanente, Dai nostri dati emerge che le melanocortine, previa stimolazione di recettorimelanocortinici MC3 localizzati nel sistema nervoso centrale, durante l’episodio ischemico innescherebbero l'attivazione di una via vagale efferente cardioprotettiva. La tappa finale di tale via cardioprotettiva sembra essere rappresentata dall’attivazione di recettori muscarinici periferici. I nostri dati suggeriscono che le melanocortine potrebbero fornire il potenziale per lo sviluppo di una nuova classe di farmaci per un approccio innovativo alla patologia ischemica cardiaca.
I neuropeptidi melanocortinici nell’approccio cardioprotettivo contro il danno da ischemia e da riperfusione / Mioni, C.; Giuliani, Daniela; Bazzani, Carla; Zaffe, Davide; Botticelli, A. R.; Bigiani, Albertino; Lodi, Renzo; Guarini, Salvatore. - In: BOLLETTINO DELLA SOCIETÀ MEDICO-CHIRURGICA DI MODENA. - ISSN 0366-3434. - STAMPA. - 121:(2006), pp. 9-17.
I neuropeptidi melanocortinici nell’approccio cardioprotettivo contro il danno da ischemia e da riperfusione
GIULIANI, Daniela;BAZZANI, Carla;ZAFFE, Davide;BIGIANI, Albertino;LODI, Renzo;GUARINI, Salvatore
2006
Abstract
In questi ultimi anni abbiamo documentato che dosi nanomolari di melanocortine (neuropeptidi appartenenti al gruppo ACTH/MSH) hanno la capacità di attenuare in modo significativo, nel ratto, il danno conseguente ad ischemia/riperfusione miocardica e ad occlusione coronarica permanente, Dai nostri dati emerge che le melanocortine, previa stimolazione di recettorimelanocortinici MC3 localizzati nel sistema nervoso centrale, durante l’episodio ischemico innescherebbero l'attivazione di una via vagale efferente cardioprotettiva. La tappa finale di tale via cardioprotettiva sembra essere rappresentata dall’attivazione di recettori muscarinici periferici. I nostri dati suggeriscono che le melanocortine potrebbero fornire il potenziale per lo sviluppo di una nuova classe di farmaci per un approccio innovativo alla patologia ischemica cardiaca.Pubblicazioni consigliate
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