Secondo il modello bidimensionale di Berry (2001), quando i membri di gruppi dal differente profilo etnico-culturale entrano in contatto tra loro, è possibile descrivere uno tra quattro differenti profili di atteggiamento o strategie di acculturazione: l'integrazione, l'assimilazione, la separazione/segregazione e la marginalità/esclusione. Alcuni autori (e.g., Navas et al., 2005) sottolineano come ai fini della comprensione delle relazioni intergruppi in un contesto multiculturale, sia importante prendere in considerazione non solo le strategie effettivamente adottate dai membri dei singoli gruppi, ma anche la percezione che questi hanno delle strategie preferite o adottate dai reciproci outgroup. Sulla base di queste considerazioni abbiamo somministrato a 247 studenti universitari di nazionalità italiana un questionario in cui venivano raccolte informazioni sul loro atteggiamento acculturativo, sulle strategie da loro percepite essere adottate dagli immigrati e diversi indicatori della qualità del contatto intergruppi. In modo casuale sono stati distribuiti tre diversi tipi di questionario in modo da ottenere tre sottogruppi di soggetti che rispondevano alle domande in riferimento a tre differenti target: 1) gli immigrati in generale, 2) gli immigrati cinesi, 3) gli immigrati marocchini. La strategia acculturativa maggiormente preferita è risultata essere l'integrazione, soprattutto in riferimento agli immigrati cinesi, mentre tra le strategie percepite essere maggiormente preferite dagli immigrati, prevale la separazione. Sulla base della tipologia di Bourhis et al. (1997), il livello predominante di corrispondenza tra le strategie di acculturazione preferite e percepite risulta essere quello "conflittuale". La migliore qualità delle relazionin intergruppi si evidenzia in chi preferisce l'integrazione e percepisce l'assimilazione, mentre la peggiore tra chi si esprime per l'esclusione. Sempre nei confronti dei cinesi si evidenzia la minore discrepanza e il maggiore accordo sull'importanza attribuita al mantenimento della cultura. Complessivamente, al diminuire della discrepanza e al crescere dell'accordo, migliora la qualità delle relazioni intergruppi.
Atteggiamento acculturativo maggioritario, percezione delle strategie di acculturazione minoritarie e qualita' delle relazioni intergruppi / Pintus, Andrea; Giovannini, Dino. - STAMPA. - 1:(2007), pp. 100-101. (Intervento presentato al convegno VIII congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Psicologia - Sezione di Psicologia Sociale tenutosi a Cesena nel 24-26 settembre).
Atteggiamento acculturativo maggioritario, percezione delle strategie di acculturazione minoritarie e qualita' delle relazioni intergruppi
PINTUS, Andrea;GIOVANNINI, Dino
2007
Abstract
Secondo il modello bidimensionale di Berry (2001), quando i membri di gruppi dal differente profilo etnico-culturale entrano in contatto tra loro, è possibile descrivere uno tra quattro differenti profili di atteggiamento o strategie di acculturazione: l'integrazione, l'assimilazione, la separazione/segregazione e la marginalità/esclusione. Alcuni autori (e.g., Navas et al., 2005) sottolineano come ai fini della comprensione delle relazioni intergruppi in un contesto multiculturale, sia importante prendere in considerazione non solo le strategie effettivamente adottate dai membri dei singoli gruppi, ma anche la percezione che questi hanno delle strategie preferite o adottate dai reciproci outgroup. Sulla base di queste considerazioni abbiamo somministrato a 247 studenti universitari di nazionalità italiana un questionario in cui venivano raccolte informazioni sul loro atteggiamento acculturativo, sulle strategie da loro percepite essere adottate dagli immigrati e diversi indicatori della qualità del contatto intergruppi. In modo casuale sono stati distribuiti tre diversi tipi di questionario in modo da ottenere tre sottogruppi di soggetti che rispondevano alle domande in riferimento a tre differenti target: 1) gli immigrati in generale, 2) gli immigrati cinesi, 3) gli immigrati marocchini. La strategia acculturativa maggiormente preferita è risultata essere l'integrazione, soprattutto in riferimento agli immigrati cinesi, mentre tra le strategie percepite essere maggiormente preferite dagli immigrati, prevale la separazione. Sulla base della tipologia di Bourhis et al. (1997), il livello predominante di corrispondenza tra le strategie di acculturazione preferite e percepite risulta essere quello "conflittuale". La migliore qualità delle relazionin intergruppi si evidenzia in chi preferisce l'integrazione e percepisce l'assimilazione, mentre la peggiore tra chi si esprime per l'esclusione. Sempre nei confronti dei cinesi si evidenzia la minore discrepanza e il maggiore accordo sull'importanza attribuita al mantenimento della cultura. Complessivamente, al diminuire della discrepanza e al crescere dell'accordo, migliora la qualità delle relazioni intergruppi.Pubblicazioni consigliate
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