Il marchese Tommaso Obizzi, discendente di una delle più antiche famiglie padovane, fu uno dei più importanti collezionisti della seconda metà del Settecento: alla sua morte le sue considerevoli collezioni erano collocate nella cinquecentesca villa-castello del Cataio a Battaglia Terme, nei pressi di Padova, in più gabinetti e in un museo allestiti in una porzione dell'edificio ad esse appositamente destinata.Il punto di partenza del progetto di ricerca che ha portato alla realizzazione del presente volume è stato il testamento con cui Tommaso Obizzi, nominando erede di tutto il suo patimonio il duca Ercole III d'Este, determina il passaggio della sua cospicua eredità, attraverso la figlia Maria Beatrice moglie di Ferdinando d'Asburgo, ai figli e alle figlie e conseguentemente, per effetto di rinunce e risarcimenti, al solo Francesco IV, che dopo la Restaurazione recupera il ducato di Modena e Reggio. Da quel momento la villa del Cataio e le sue collezioni diventano oggetto di attenzioni diversificate per un patrimonio che a un'indubitabile valenza culturale associa un notevole valore economico
Le collezioni e il museo di Tommaso Obizzi / Corradini, Elena. - STAMPA. - (2007), pp. 8-13.
Le collezioni e il museo di Tommaso Obizzi
CORRADINI, Elena
2007
Abstract
Il marchese Tommaso Obizzi, discendente di una delle più antiche famiglie padovane, fu uno dei più importanti collezionisti della seconda metà del Settecento: alla sua morte le sue considerevoli collezioni erano collocate nella cinquecentesca villa-castello del Cataio a Battaglia Terme, nei pressi di Padova, in più gabinetti e in un museo allestiti in una porzione dell'edificio ad esse appositamente destinata.Il punto di partenza del progetto di ricerca che ha portato alla realizzazione del presente volume è stato il testamento con cui Tommaso Obizzi, nominando erede di tutto il suo patimonio il duca Ercole III d'Este, determina il passaggio della sua cospicua eredità, attraverso la figlia Maria Beatrice moglie di Ferdinando d'Asburgo, ai figli e alle figlie e conseguentemente, per effetto di rinunce e risarcimenti, al solo Francesco IV, che dopo la Restaurazione recupera il ducato di Modena e Reggio. Da quel momento la villa del Cataio e le sue collezioni diventano oggetto di attenzioni diversificate per un patrimonio che a un'indubitabile valenza culturale associa un notevole valore economicoPubblicazioni consigliate
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