il saggio analizza una parte della traduzione integrale delle commedie di Philippe Néricault Destouches, pubblicata a Milano nel 1754-55 ad opera di Pietro Verri, probabilmente con la collaborazione della duchessa Maria Vittoria Serbelloni. Il contributo, dedicato a un'analisi comparativa fra il teatro di Destouches e la traduzione verriana, mette a confronto alcuni aspetti di rilievo dei due corpora teatrali, in particolare il sistema dei personaggi, la struttura delle pièces, le caratteristiche linguistiche e retoriche, gli interventi di "autocensura" operati dai traduttori, che aprono una prospettiva sulla portata morale e ideologica delle commedie. L'indagine è completata da un raffronto fra le poetiche teatrali di Destouches e di Verri, segnatamente riguardo ai concetti di natura e verità nell'arte, all'imitazione degli antichi, alla concezione di un teatro "filosofico" e moralmente utile, che mostra l'ammirazione di Verri per Destouches, che era probabilmente, fra gli autori francesi dell'epoca, quello che maggiormente si avvicinava ai principi della riforma goldoniana.
Il teatro francese nella Milano illuminista. Pietro Verri e la traduzione di Destouches. Milano, Vita e Pensiero, in corso di stampa / Bellati, Giovanna. - STAMPA. - (2007), pp. 433-478.
Il teatro francese nella Milano illuminista. Pietro Verri e la traduzione di Destouches. Milano, Vita e Pensiero, in corso di stampa.
BELLATI, Giovanna
2007
Abstract
il saggio analizza una parte della traduzione integrale delle commedie di Philippe Néricault Destouches, pubblicata a Milano nel 1754-55 ad opera di Pietro Verri, probabilmente con la collaborazione della duchessa Maria Vittoria Serbelloni. Il contributo, dedicato a un'analisi comparativa fra il teatro di Destouches e la traduzione verriana, mette a confronto alcuni aspetti di rilievo dei due corpora teatrali, in particolare il sistema dei personaggi, la struttura delle pièces, le caratteristiche linguistiche e retoriche, gli interventi di "autocensura" operati dai traduttori, che aprono una prospettiva sulla portata morale e ideologica delle commedie. L'indagine è completata da un raffronto fra le poetiche teatrali di Destouches e di Verri, segnatamente riguardo ai concetti di natura e verità nell'arte, all'imitazione degli antichi, alla concezione di un teatro "filosofico" e moralmente utile, che mostra l'ammirazione di Verri per Destouches, che era probabilmente, fra gli autori francesi dell'epoca, quello che maggiormente si avvicinava ai principi della riforma goldoniana.Pubblicazioni consigliate
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