Negli ultimi 30 anni è cresciuto l’interesse accademico e manageriale nei confronti di un tema ormai riconosciuto centrale per lo sviluppo e il successo delle organizzazioni: la gestione della conoscenza, in termini di apprendimento, creazione e trasmissione del sapere (Daft, 2001; Miner e Mezias, 1996). Questo tema si arricchisce dei contributi provenienti da diverse aree di studio (psicologia, scienze manageriali, strategia, operations management, antropologia culturale) e dalle applicazioni manageriali (Easterby-Smith, Snell e Gherardi, 1998).Recentemente è stata proposta una nuova unità di analisi per gli studi sulla conoscenza nelle organizzazioni: la comunità di pratiche. La comunità di pratiche è un sistema spontaneo e auto-gestito che trascende i confini tradizionali dell’organizzazione ed è caratterizzato da due elementi distintivi: la condivisione di pratiche di lavoro come base per il trasferimento e la generazione di conoscenza e la consapevolezza e volontà di appartenere a un gruppo con valori unici, distintivi e duraturi, collegabili direttamente alle stesse pratiche (Wenger, 2000). La centralità della pratica e dell’operatività per la generazione e trasmissione di conoscenza rende necessaro studi che possano cogliere come le interazioni tra individui costruiscano, accrescano, mutino queste comunità, così creando e trasferendo conoscenza (Engestrom e Middleton, 1996). Particolarmente rilevanti, e ancora inesplorate dal punto di vista empirico, sono le relazioni tra comunità di pratiche eterogenee che attraversano, nella prospettiva di organizzazione come “comunità di comunità” proposta da Brown e Duguid (1991), un’organizzazione. La ricerca esposta in questo articolo, tuttora in corso di svolgimento, è di natura esplorativa ed è indirizzata a comprendere le relazioni fra comunità di pratiche in un contesto caratterizzato da elevata interdipendenza dei compiti svolti dai membri delle diverse comunità. La prima parte esamina i principali temi della letteratura che trattano rispettivamente dell’oggetto e dell’unità di analisi della ricerca: la conoscenza e le comunità di pratiche. Vengono successivamente formulati i quesiti di ricerca e il processo di generazione e trasferimento di conoscenza tra comunità eterogenee viene studiato attraverso un’etnografia nel reparto di radioterapia oncologica di un grande ospedale del Nord Italia. Alcune prime evidenze empiriche sono quindi riportate. Nella sezione conclusiva sono discussi punti di forza e di debolezza della ricerca e sono formulate indicazioni per futuri sviluppi della riflessione sul tema della conoscenza nelle comunità di pratiche.
Processi di trasferimento di conoscenza tra comunità di pratiche: riflessioni teoriche ed evidenze empiriche / Mattarelli, Elisa; Tagliaventi, M. R.. - STAMPA. - (2003), pp. 1-20. (Intervento presentato al convegno Imprenditorialità e competenze manageriali tenutosi a Bergamo nel 30-31 ottobre).
Processi di trasferimento di conoscenza tra comunità di pratiche: riflessioni teoriche ed evidenze empiriche
MATTARELLI, Elisa;
2003
Abstract
Negli ultimi 30 anni è cresciuto l’interesse accademico e manageriale nei confronti di un tema ormai riconosciuto centrale per lo sviluppo e il successo delle organizzazioni: la gestione della conoscenza, in termini di apprendimento, creazione e trasmissione del sapere (Daft, 2001; Miner e Mezias, 1996). Questo tema si arricchisce dei contributi provenienti da diverse aree di studio (psicologia, scienze manageriali, strategia, operations management, antropologia culturale) e dalle applicazioni manageriali (Easterby-Smith, Snell e Gherardi, 1998).Recentemente è stata proposta una nuova unità di analisi per gli studi sulla conoscenza nelle organizzazioni: la comunità di pratiche. La comunità di pratiche è un sistema spontaneo e auto-gestito che trascende i confini tradizionali dell’organizzazione ed è caratterizzato da due elementi distintivi: la condivisione di pratiche di lavoro come base per il trasferimento e la generazione di conoscenza e la consapevolezza e volontà di appartenere a un gruppo con valori unici, distintivi e duraturi, collegabili direttamente alle stesse pratiche (Wenger, 2000). La centralità della pratica e dell’operatività per la generazione e trasmissione di conoscenza rende necessaro studi che possano cogliere come le interazioni tra individui costruiscano, accrescano, mutino queste comunità, così creando e trasferendo conoscenza (Engestrom e Middleton, 1996). Particolarmente rilevanti, e ancora inesplorate dal punto di vista empirico, sono le relazioni tra comunità di pratiche eterogenee che attraversano, nella prospettiva di organizzazione come “comunità di comunità” proposta da Brown e Duguid (1991), un’organizzazione. La ricerca esposta in questo articolo, tuttora in corso di svolgimento, è di natura esplorativa ed è indirizzata a comprendere le relazioni fra comunità di pratiche in un contesto caratterizzato da elevata interdipendenza dei compiti svolti dai membri delle diverse comunità. La prima parte esamina i principali temi della letteratura che trattano rispettivamente dell’oggetto e dell’unità di analisi della ricerca: la conoscenza e le comunità di pratiche. Vengono successivamente formulati i quesiti di ricerca e il processo di generazione e trasferimento di conoscenza tra comunità eterogenee viene studiato attraverso un’etnografia nel reparto di radioterapia oncologica di un grande ospedale del Nord Italia. Alcune prime evidenze empiriche sono quindi riportate. Nella sezione conclusiva sono discussi punti di forza e di debolezza della ricerca e sono formulate indicazioni per futuri sviluppi della riflessione sul tema della conoscenza nelle comunità di pratiche.Pubblicazioni consigliate
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