Tra i reperti vitrei rinvenuti negli scavi di Pompei si riconoscono piccoli oggetti di pasta vitrea classificati come pedine da gioco. Essi presentano un’ampia gamma di colorazioni e sono quindi di grande interesse per indagini di carattere archeometrico essenzialmente rivolte allo studio dei coloranti e degli opacizzanti utilizzati in epoca romana. A questo scopo sono state eseguite analisi morfologiche, chimiche e mineralogiche su 8 campioni opachi e 2 trasparenti. Le analisi chimiche sono state ottenute utilizzando microsonda elettronica, fluorescenza a raggi X e spettrometria EDS. Per identificare la natura delle fasi cristalline presenti all’interno delle paste vitree sono stati raccolti spettri di diffrazione a raggi X. I risultati ottenuti hanno permesso di individuare la presenza di agenti opacizzanti all’interno delle 8 pedine opache, quali antimoniati di calcio e piombo e particelle metalliche di rame. Al contrario, all’interno delle pedine trasparenti non sono state rinvenute particelle cristalline.
Indagini archeometriche su vetri pompeiani: il caso delle pedine da gioco / Arletti, R.; Ciarallo, A.; Quartieri, S.; Sabatino, G.; Vezzalini, Maria Giovanna. - STAMPA. - (2005), pp. 49-54.
Indagini archeometriche su vetri pompeiani: il caso delle pedine da gioco.
ARLETTI R.;VEZZALINI, Maria Giovanna
2005
Abstract
Tra i reperti vitrei rinvenuti negli scavi di Pompei si riconoscono piccoli oggetti di pasta vitrea classificati come pedine da gioco. Essi presentano un’ampia gamma di colorazioni e sono quindi di grande interesse per indagini di carattere archeometrico essenzialmente rivolte allo studio dei coloranti e degli opacizzanti utilizzati in epoca romana. A questo scopo sono state eseguite analisi morfologiche, chimiche e mineralogiche su 8 campioni opachi e 2 trasparenti. Le analisi chimiche sono state ottenute utilizzando microsonda elettronica, fluorescenza a raggi X e spettrometria EDS. Per identificare la natura delle fasi cristalline presenti all’interno delle paste vitree sono stati raccolti spettri di diffrazione a raggi X. I risultati ottenuti hanno permesso di individuare la presenza di agenti opacizzanti all’interno delle 8 pedine opache, quali antimoniati di calcio e piombo e particelle metalliche di rame. Al contrario, all’interno delle pedine trasparenti non sono state rinvenute particelle cristalline.Pubblicazioni consigliate
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