Sebbene sia naturale pensare ad associazioni coerenti tra la stabilità ambientale e la stabilità dell’organizzazione, e nonostante una simile affermazione possa ritenersi generale, le modalità per promuovere nelle organizzazioni il cambiamento sono, invece, specifiche. Requisito all’azione di rottura di un ordine consolidato è, infatti, una comprensione contingente e non generica di ciò che determina la stabilità e l’inerzia al cambiamento in un'organizzazione. Attraverso un'osservazione partecipativa applicato a una piccola impresa manifatturiera è stata formulata una congettura di resistenza al cambiamento per una piccola organizzazione che agisce in un ambiente economico poco evoluto e in un settore industriale poco attivo. L’effetto combinato di una scarsa evoluzione dell’ambiente economico locale e di standard di performance che una competizione poco dinamica mantiene costanti nel tempo genera un’inerzia al cambiamento attraverso un circolo di rinforzo fra: potere su base tecnica; scarsa propensione alla delega; bassi livelli di cooperazione; assenza di apprendimento “progettato”; modalità di coordinamento semplici; lunga permanenza degli attori nell’organizzazione. L’equilibrio si stabilisce come contrapposizione tra due spinte contrapposte: da un lato, la tendenza strutturale all’atomizzazione organizzativa, allo scarso apprendimento e a una perdita progressiva di efficienza e, dall’altro, la forza riequilibratice che la ricerca di legittimazione da parte del task environment impone.
La resistenza al cambiamento in una piccola impresa: le interdipendenze fra l’ambiente economico, il settore industriale e la rete sociale in una teoria costruita sul campo / Macri', Diego Maria; M. R., Tagliaventi; Bertolotti, Fabiola. - STAMPA. - (2000), pp. 199-226.
La resistenza al cambiamento in una piccola impresa: le interdipendenze fra l’ambiente economico, il settore industriale e la rete sociale in una teoria costruita sul campo
MACRI', Diego Maria;BERTOLOTTI, Fabiola
2000
Abstract
Sebbene sia naturale pensare ad associazioni coerenti tra la stabilità ambientale e la stabilità dell’organizzazione, e nonostante una simile affermazione possa ritenersi generale, le modalità per promuovere nelle organizzazioni il cambiamento sono, invece, specifiche. Requisito all’azione di rottura di un ordine consolidato è, infatti, una comprensione contingente e non generica di ciò che determina la stabilità e l’inerzia al cambiamento in un'organizzazione. Attraverso un'osservazione partecipativa applicato a una piccola impresa manifatturiera è stata formulata una congettura di resistenza al cambiamento per una piccola organizzazione che agisce in un ambiente economico poco evoluto e in un settore industriale poco attivo. L’effetto combinato di una scarsa evoluzione dell’ambiente economico locale e di standard di performance che una competizione poco dinamica mantiene costanti nel tempo genera un’inerzia al cambiamento attraverso un circolo di rinforzo fra: potere su base tecnica; scarsa propensione alla delega; bassi livelli di cooperazione; assenza di apprendimento “progettato”; modalità di coordinamento semplici; lunga permanenza degli attori nell’organizzazione. L’equilibrio si stabilisce come contrapposizione tra due spinte contrapposte: da un lato, la tendenza strutturale all’atomizzazione organizzativa, allo scarso apprendimento e a una perdita progressiva di efficienza e, dall’altro, la forza riequilibratice che la ricerca di legittimazione da parte del task environment impone.File | Dimensione | Formato | |
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