Il lavoro tratta della questione relativa alla capacità dell'ordinamento giuridico di riconoscere ed integrare le differenze culturali degli immigrati in una società multiculturale. Viene svolto secondo la prospettiva data da Georg Simmel al problema dell'integrazione sociale: quella del conflitto e della considerazione delle differenze. A partire da qui, il diritto può operare su tre livelli: sul piano costituzionale, istituendo una cittadinanza differenziata; sul piano legislativo, mediante la regolamentazione di comportamenti alternativi rispetto a quelli comunemente considerati leciti; sul piano giudiziale, ricorrendo a sentenze sensibili alle culture. Una prima e immediata risposta alla domanda “com’è possibile l’integrazione sociale?” può essere: attraverso la solidarietà. Ma si tratta di una risposta apparente, tautologica: una società solidale è integrata “per definizione”. Il punto allora è quello di vedere quale tipo di solidarietà sia adeguato alla attuale società -multiculturale- e possa essere sostenuta dall'ordinamento giuridico attraverso l'implementazione del reciproco riconoscimento e rispetto.
Identità, minoranze, immigrazione: come è possibile l’integrazione sociale? Riflessioni sociologico-giuridiche / Belvisi, Francesco. - STAMPA. - (2004), pp. 77-105. (Intervento presentato al convegno Convegno dell'Osservatorio contro le discriminazioni etniche e di genere (ODEG) : progetto europeo Università di Teramo tenutosi a Teramo nel 8-10 marzo 2001).
Identità, minoranze, immigrazione: come è possibile l’integrazione sociale? Riflessioni sociologico-giuridiche
BELVISI, Francesco
2004
Abstract
Il lavoro tratta della questione relativa alla capacità dell'ordinamento giuridico di riconoscere ed integrare le differenze culturali degli immigrati in una società multiculturale. Viene svolto secondo la prospettiva data da Georg Simmel al problema dell'integrazione sociale: quella del conflitto e della considerazione delle differenze. A partire da qui, il diritto può operare su tre livelli: sul piano costituzionale, istituendo una cittadinanza differenziata; sul piano legislativo, mediante la regolamentazione di comportamenti alternativi rispetto a quelli comunemente considerati leciti; sul piano giudiziale, ricorrendo a sentenze sensibili alle culture. Una prima e immediata risposta alla domanda “com’è possibile l’integrazione sociale?” può essere: attraverso la solidarietà. Ma si tratta di una risposta apparente, tautologica: una società solidale è integrata “per definizione”. Il punto allora è quello di vedere quale tipo di solidarietà sia adeguato alla attuale società -multiculturale- e possa essere sostenuta dall'ordinamento giuridico attraverso l'implementazione del reciproco riconoscimento e rispetto.Pubblicazioni consigliate
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