Colonialismo e liberazione degli schiavi nel Baule (Costa d’Avorio)

L’abolizione della schiavitù nel Baule (Costa d’Avorio), come ovunque in Africa, è stata strettamente collegata alla conquista coloniale, anche se in modi non sempre lineari. Definita a partire dal 1848 in Senegal, la politica francese di soppressione della schiavitù domestica conobbe numerose esitazioni e ambiguità, che si prolungheranno fino al decreto del 1905. In particolare, l’affrancamento sarà sempre subordinato ai superiori interessi della conquista, che conducevano spesso a non scontentare i proprietari di schiavi. Seguendo il filo delle inchieste promosse dalle autorità locali o metropolitane (1904, 1908 e 1913), si profila dunque una soppressione lenta e graduale, un riassorbimento progressivo della schiavitù domestica, già derubricata, in tutti i rapporti coloniali, a semplice cattività o servitù.