Il lavoro, illustra le caratteristiche geomorfologiche di dettaglio dell'Oltrepo' mantovano. La metodologia di studio è la stessa applicata in altre aree della Pianura Padana. Attraverso la ricerca bibliografica è stata ricostruita l'evoluzione paleoidrografica del settore centropadano a Sud del Po a partire dall'età del Bronzo che ha evidenziato come un quadro idrografico simile all'attuale sia stato raggiunto solo nel basso Medioevo. Per la definizione dell'altimetria del territorio studiato è stata elaborata una "Carta del microrilievo" ossia una carta altimetrica con equidistanza di 1 m. Dall'analisi dell'assetto altimetrico l'area di studio mostra un' inclinazione da Ovest verso Est con un asse di depressione altimetrica corrispondente approssimativamente al limite sud-orientale del territorio. Nell'ambito di questo assetto altimetrico generale risultano evidenti dossi di pertinenza fluviale ed aree depresse, ad essi interposte, corrispondenti a zone di esondazione. I dati altimetrici delle aree golenali del Po e del Secchia e del piano campagna circostante evidenziano una situazione di pensilità anche dei fiumi attuali. Lo studio dei depositi superficiali è stato eseguito sulla base di un esame diretto di oltre un migliaio di campioni prelevati immediatamente al di sotto dello strato interessato dalla pedogenesi e rimaneggiato dalle pratiche agricole. Al fine di avere una taratura delle operazioni di classificazione svolte direttamente in campagna, sono state anche eseguite delle analisi di laboratorio. Il risultato finale di questo studio è consistito nella elaborazione di una “Carta della litologia di superficie” in cui è rappresentata la distribuzione dei vari litotipi superficiali distinti in: a) depositi prevalentemente sabbiosi, legati a diverse tipologie (depositi sabbiosi di dossi fluviali, di paleoalvei sepolti, di ventagli di esondazione e perifluviali); b) depositi prevalentemente limosi, dominanti nel settore in sinistra Secchia e generalmente distribuiti in fasce allungate lateralmente ai principali paleoalvei; c) depositi prevalentemente argillosi che affiorano in modo praticamente uniforme nell’area orientale. Le ricerche precedentemente descritte, oltre all’analisi fotogeomorfologica e al rilevamento sul terreno, sono state concretizzate nella "Carta geomorfologica" dove sono stati cartografati. i principali elementi dell'idrografia attuale (i tracciati del Po e del Secchia aggiornati secondo la CTR Lombardia., le loro aree golenali, i canali artificiali e gli specchi d'acqua), le forme fluviali (i paleoalvei a livello del piano campagna, i dossi fluviali, le principali deviazioni fluviali, i ventagli e i bacini di esondazione) e le forme legate ad interventi antropici (le cave con fondo asciutto e con fondo allagato e le aree urbanizzate). L’analisi dei vari elementi ha evidenziato alcune differenze tra i settori in destra e sinistra Secchia.
Geomorfologia dell’Oltrepò Mantovano / Castaldini, Doriano. - STAMPA. - 115:(1996), pp. 55-93.
Geomorfologia dell’Oltrepò Mantovano.
CASTALDINI, Doriano
1996
Abstract
Il lavoro, illustra le caratteristiche geomorfologiche di dettaglio dell'Oltrepo' mantovano. La metodologia di studio è la stessa applicata in altre aree della Pianura Padana. Attraverso la ricerca bibliografica è stata ricostruita l'evoluzione paleoidrografica del settore centropadano a Sud del Po a partire dall'età del Bronzo che ha evidenziato come un quadro idrografico simile all'attuale sia stato raggiunto solo nel basso Medioevo. Per la definizione dell'altimetria del territorio studiato è stata elaborata una "Carta del microrilievo" ossia una carta altimetrica con equidistanza di 1 m. Dall'analisi dell'assetto altimetrico l'area di studio mostra un' inclinazione da Ovest verso Est con un asse di depressione altimetrica corrispondente approssimativamente al limite sud-orientale del territorio. Nell'ambito di questo assetto altimetrico generale risultano evidenti dossi di pertinenza fluviale ed aree depresse, ad essi interposte, corrispondenti a zone di esondazione. I dati altimetrici delle aree golenali del Po e del Secchia e del piano campagna circostante evidenziano una situazione di pensilità anche dei fiumi attuali. Lo studio dei depositi superficiali è stato eseguito sulla base di un esame diretto di oltre un migliaio di campioni prelevati immediatamente al di sotto dello strato interessato dalla pedogenesi e rimaneggiato dalle pratiche agricole. Al fine di avere una taratura delle operazioni di classificazione svolte direttamente in campagna, sono state anche eseguite delle analisi di laboratorio. Il risultato finale di questo studio è consistito nella elaborazione di una “Carta della litologia di superficie” in cui è rappresentata la distribuzione dei vari litotipi superficiali distinti in: a) depositi prevalentemente sabbiosi, legati a diverse tipologie (depositi sabbiosi di dossi fluviali, di paleoalvei sepolti, di ventagli di esondazione e perifluviali); b) depositi prevalentemente limosi, dominanti nel settore in sinistra Secchia e generalmente distribuiti in fasce allungate lateralmente ai principali paleoalvei; c) depositi prevalentemente argillosi che affiorano in modo praticamente uniforme nell’area orientale. Le ricerche precedentemente descritte, oltre all’analisi fotogeomorfologica e al rilevamento sul terreno, sono state concretizzate nella "Carta geomorfologica" dove sono stati cartografati. i principali elementi dell'idrografia attuale (i tracciati del Po e del Secchia aggiornati secondo la CTR Lombardia., le loro aree golenali, i canali artificiali e gli specchi d'acqua), le forme fluviali (i paleoalvei a livello del piano campagna, i dossi fluviali, le principali deviazioni fluviali, i ventagli e i bacini di esondazione) e le forme legate ad interventi antropici (le cave con fondo asciutto e con fondo allagato e le aree urbanizzate). L’analisi dei vari elementi ha evidenziato alcune differenze tra i settori in destra e sinistra Secchia.Pubblicazioni consigliate
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