Nella semiosfera, ed ecosistema mediale, di trasposizioni, riletture e adattamenti legati a Il nome della rosa, l'analisi semiotica può servire da bussola e da metodologia. Proponiamo di cercare delle linee di coerenza intermediali e traduttive, a partire da un’analisi semiotica comparata di alcune sequenze del primo romanzo di Eco e del film Il nome della rosa diretto da Jean-Jacques Annaud nel 1986. Un campione delle relazioni intersemiotiche tra romanzo e film può essere la sequenza della descrizione del portale della cattedrale dell’abbazia, un riuscito esempio di ekfrasi (o descrizione efficace) nel romanzo. Questa sequenza ci permette di indagare gli aspetti sensibili e intersensoriali di una traduzione intersemiotica, aprendo all'intermedialità intesa in modo fenomenologico. In generale, tra condensazioni, rielaborazioni ed espansioni, quello che fa il film di Annaud è cercare una rete di equivalenze al romanzo sia dicendo “le stesse cose in un altro modo” (Genette, 1982: 9), sia dicendo (anche) dell’altro: il film mira infatti ad una sua coerenza estetica, esplora piste narrative lasciate aperte dal romanzo, mentre si rivolge a un pubblico globale (o perlomeno europeo) e mainstream, di gusto generalista, senza scontentare un pubblico più raffinato. E cercando un realismo da film storico per trasporre un romanzo con una dimensione storica complessa.
Il nome della rosa. Ekfrasi intersemiotica e intermediale tra romanzo e film / Dusi, N.. - (2025), pp. 85-108.
Il nome della rosa. Ekfrasi intersemiotica e intermediale tra romanzo e film
N. Dusi
Writing – Original Draft Preparation
2025
Abstract
Nella semiosfera, ed ecosistema mediale, di trasposizioni, riletture e adattamenti legati a Il nome della rosa, l'analisi semiotica può servire da bussola e da metodologia. Proponiamo di cercare delle linee di coerenza intermediali e traduttive, a partire da un’analisi semiotica comparata di alcune sequenze del primo romanzo di Eco e del film Il nome della rosa diretto da Jean-Jacques Annaud nel 1986. Un campione delle relazioni intersemiotiche tra romanzo e film può essere la sequenza della descrizione del portale della cattedrale dell’abbazia, un riuscito esempio di ekfrasi (o descrizione efficace) nel romanzo. Questa sequenza ci permette di indagare gli aspetti sensibili e intersensoriali di una traduzione intersemiotica, aprendo all'intermedialità intesa in modo fenomenologico. In generale, tra condensazioni, rielaborazioni ed espansioni, quello che fa il film di Annaud è cercare una rete di equivalenze al romanzo sia dicendo “le stesse cose in un altro modo” (Genette, 1982: 9), sia dicendo (anche) dell’altro: il film mira infatti ad una sua coerenza estetica, esplora piste narrative lasciate aperte dal romanzo, mentre si rivolge a un pubblico globale (o perlomeno europeo) e mainstream, di gusto generalista, senza scontentare un pubblico più raffinato. E cercando un realismo da film storico per trasporre un romanzo con una dimensione storica complessa.| File | Dimensione | Formato | |
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