La letteratura femminista contemporanea nigeriana: prospettive transnazionali e linguistiche stilistiche

The growing prominence of Sub-Saharan African authors in the global literary domain has garnered substantial interest in narratives that delve into the intersections of identity, migration, culture, and multilingualism. Aiming at investigating these literary texts and the publishing market context in which they are disseminated, this research project focuses on analysing the distinctive characteristics that define the hybrid and multilingual writings of seven Nigerian authors and one non-binary author: Chimamanda Ngozi Adichie, Taiye Selasi, Yejide Kilanko, Sefi Atta, Helen Oyeyemi, Akwaeke Emezi, Chinelo Okparanta, and Chika Unigwe. By adopting an interdisciplinary approach that incorporates studies on transnational migration, transnational feminism, stylistics and the publishing industry, this study endeavours to highlight how the authors under examination contribute to presenting a complex depiction of contemporary migratory phenomena, characterised by multiple facets emerging from multiple senses of affiliation and cultural belonging. Building on such premises, the doctoral thesis is structured into three parts. The first section examines contemporary fiction produced by authors of the African diaspora residing in Europe or the United States by drawing upon studies conducted on migration and transnational feminist school of thought. The texts analysed in this section include Americanah (2013) by Chimamanda Ngozi Adichie, Ghana Must Go by Taiye Selasi (2013), A Good Name (2021) by Yedije Kilanko, A Bit of a Difference (2013) by Sefi Atta, The Icarus Girl (2005) by Helen Oyeyemi and Freshwater (2018) by Akawaeke Emezi. The second part of the research focuses on selected short stories in The Thing Around Your Neck (2013) by Adichie, Happiness Like Water (2013) by Okparanta and Better Late Than Never (2019) by Unigwe, illustrating how the authors appropriate, incorporate and reshape the various linguistic registers available to them. Drawing specifically on linguistic-stylistic studies conducted on postcolonial stylistics and authenticity, the analysis highlights how the convergence of English, Nigerian English, Nigerian Pidgin and the authors’ ethnic languages becomes a tool for expressing the complexity of the multilingual context navigated by their characters and the hybrid postcolonial Nigerian identity. The concluding part of the study aims to locate these works and, more generally, modern literary texts within their contemporary socio-cultural and editorial context by highlighting the power dynamics that characterise the Euro-American literary market and their impact on the themes, production and dissemination of Nigerian literature.

La crescente visibilità delle autrici e autorə dell’Africa sub-sahariana nel panorama letterario internazionale ha suscitato un notevole interesse per le narrazioni che esplorano le intersezioni tra identità, migrazione, cultura e plurilinguismo. Con l’obiettivo di esaminare questi testi letterari e il contesto mercatoriale letterario nel quale vengono disseminati, il presente progetto di ricerca si è incentrato sull’analisi delle peculiarità che contraddistinguono la scrittura ibrida e plurilingue di sette autrici nigeriane e un autorə non binariə: Chimamanda Ngozi Adichie, Taiye Selasi, Yejide Kilanko, Sefi Atta, Helen Oyeyemi, Akwaeke Emezi, Chinelo Okparanta e Chika Unigwe. Mediante l’utilizzo di un approccio interdisciplinare che integra gli studi sulla migrazione transnazionale, sul femminismo transnazionale, la stilistica e il mercato editoriale, si è voluto porre in luce come le autrici e l’ autorə investigati contribuiscono ad offrire una rappresentazione dei fenomeni migratori contemporanei complessa, contraddistinta da diverse sfaccettature risultante dal molteplice senso di affiliazione e appartenenze culturali. Alla luce di ciò, la tesi di dottorato è stata strutturata in tre parti. La prima sezione è stata indirizzata allo studio della narrativa contemporanea prodotta da autrici e autorə della diaspora africana che risiedono in Europa o negli Stati Uniti prendendo come riferimento gli studi condotti sulla migrazione e le correnti di pensiero femministe transnazionali. I testi esaminati in questa sezione comprendono Americanah (2013) di Chimamanda Ngozi Adichie, Ghana Must Go di Taiye Selasi (2013), A Good Name (2021) di Yedije Kilanko, A Bit of a Difference (2013) di Sefi Atta, The Icarus Girl (2005) di Helen Oyeyemi e Freshwater (2018) di Akawaeke Emezi. La seconda parte della ricerca si è concentrata sull’esaminazione linguistica e stilistica della narrativa breve The Thing Around Your Neck (2013) di Chimamanda Ngozi Adichie, Happiness Like Water (2013) di Chinelo Okparanta e Better Late Than Never (2019) di Chika Unigwe con l’obiettivo di indagare come le autrici si appropriano, incorporano e rimodellano i diversi registri linguistici a loro disposizione. Attingendo agli studi linguistico-stilistico condotti sul postcolonial stylistics e l’authenticity, si è illustrato come l’intreccio tra la lingua inglese, l’ inglese nigeriano, il pidgin nigeriano e la lingua etnica di appartenenza nei racconti brevi oggetto d’esame diventino uno strumento per esprimere la complessità del contesto multilingue navigato dai propri personaggi e l’identità ibrida postcoloniale nigeriana. La parte conclusiva dello studio ha mirato a inquadrare le opere esaminate nel loro contesto socioculturale editoriale contemporaneo, evidenziando le dinamiche di potere che caratterizzano il mercato letterario Euro-Americano e il loro impatto sulle tematiche, la produzione e la diffusione della letteratura nigeriana.