Di fronte al perdurante dramma dei morti sui luoghi di lavoro, l'insieme di norme penali di natura spiccatamente preventiva presenti nel testo unico della salute e della sicurezza sul lavoro sembra, anche a causa della scarsità di controlli da parte degli organi ispettivi, non sortire particolari effetti. Il saggio si concentra sul peculiare meccanismo riparativo-premiale previsto per l'apparato contravvenzionale antinfortunistico e sulle ricadute che questo congegno ha sulla tenuta, anche in termini di deterrenza, del diritto penale del lavoro nel suo complesso. L'indagine si allarga poi ai particolari rapporti che in generale il diritto penale preventivo, terreno d'elezione dei reati di pericolo e soprattutto di pericolo astratto o presunto, ha intessuto negli ultimi anni con strategie sanzionatorie che si caratterizzano per una generale rinuncia alla sanzione, conducendo così ad una depenalizzazione di fatto, senza però chiamare conseguentemente in causa il diritto amministrativo punitivo. Il percorso che si prova a delineare, in una prospettiva di riforma, non è certo quello di aumentare la presenza del penale o banalmente la sua severità, ma quello di modulare l'intervento pubblico in termini di maggiore flessibilità e adeguatezza, facendo leva soprattutto sugli aspetti economici della sicurezza sul lavoro.
Diritto penale preventivo e sicurezza sul lavoro: effettività della tutela e percorsi premiali / Orlandi, Riccardo. - In: DIRITTO PENALE CONTEMPORANEO. - ISSN 2240-7618. - 4(2024), pp. 192-217.
Diritto penale preventivo e sicurezza sul lavoro: effettività della tutela e percorsi premiali
Riccardo Orlandi
2024
Abstract
Di fronte al perdurante dramma dei morti sui luoghi di lavoro, l'insieme di norme penali di natura spiccatamente preventiva presenti nel testo unico della salute e della sicurezza sul lavoro sembra, anche a causa della scarsità di controlli da parte degli organi ispettivi, non sortire particolari effetti. Il saggio si concentra sul peculiare meccanismo riparativo-premiale previsto per l'apparato contravvenzionale antinfortunistico e sulle ricadute che questo congegno ha sulla tenuta, anche in termini di deterrenza, del diritto penale del lavoro nel suo complesso. L'indagine si allarga poi ai particolari rapporti che in generale il diritto penale preventivo, terreno d'elezione dei reati di pericolo e soprattutto di pericolo astratto o presunto, ha intessuto negli ultimi anni con strategie sanzionatorie che si caratterizzano per una generale rinuncia alla sanzione, conducendo così ad una depenalizzazione di fatto, senza però chiamare conseguentemente in causa il diritto amministrativo punitivo. Il percorso che si prova a delineare, in una prospettiva di riforma, non è certo quello di aumentare la presenza del penale o banalmente la sua severità, ma quello di modulare l'intervento pubblico in termini di maggiore flessibilità e adeguatezza, facendo leva soprattutto sugli aspetti economici della sicurezza sul lavoro.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DPC Riv. Trim._4_2024_orlandi2.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
VOR - Versione pubblicata dall'editore
Dimensione
685.62 kB
Formato
Adobe PDF
|
685.62 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris