La pratica del cramming, ovvero lo studio intensivo concentrato in brevi periodi prima degli esami, è ampiamente diffusa tra gli studenti italiani. Tuttavia, dalla letteratura emergono evidenze su come questa modalità di studio comprometta la qualità dell'apprendimento, favorendo una memorizzazione superficiale e a breve termine, oltre a causare un significativo aumento dei livelli di stress e ansia tra gli studenti (Rachal, Daigle, & Rachal, 2007). Partendo da uno studio correlazionale, questo lavoro si propone di esplorare le relazioni tra l'approccio allo studio degli studenti e il fenomeno del cramming, a partire dall'analisi della loro esperienza diretta. I risultati dello studio offrono spunti di riflessione sulle possibili dinamiche che concorrono all'insorgenza del cramming, come l'eccessiva enfasi sulle valutazioni sommative e la gestione inefficace del tempo da parte degli studenti (Fergus et al., 2021). Inoltre, vengono discusse le conseguenze di tale approccio, in termini di apprendimento superficiale e impatto sul benessere psico-fisico degli studenti (Yüksel, Green & Vlach, 2024). L'obiettivo principale di questo contributo è proporre una riflessione sulle possibili strategie di contrasto al cramming, attraverso l'adozione di metodi di apprendimento attivo; una più uniforme distribuzione dei contenuti curriculari; l'implementazione di valutazioni formative regolari; l'integrazione di tecnologie educative avanzate per il monitoraggio, il feedback e la personalizzazione (Aihui, Zhongliang & Daofeng, 2019); e percorsi di orientamento in ottica prospettica e progettuale (Crea, 2019). Tali proposte mirano a promuovere uno sviluppo di competenze critiche, una comprensione più profonda dei contenuti e il benessere complessivo degli studenti, in linea con le raccomandazioni sulla gestione efficace del tempo e la creazione di ambienti di apprendimento che favoriscano la curiosità intellettuale e l'apprendimento continuo. In conclusione, questo lavoro si inserisce in un più ampio dialogo interdisciplinare sul tema, offrendo spunti di riflessione e possibili azioni pratiche, applicabili a diversi livelli del sistema educativo.
PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEL CRAMMING: RIFLESSIONI, STRUMENTI E PROPOSTE A PARTIRE DA UNO STUDIO CORRELAZIONALE SUL FENOMENO / Pellizzari, Cecilia; Zuin, Marco. - (2024). (Intervento presentato al convegno II Edizione del Seminario Annuale SCUOLA E ISTRUZIONE SUPERIORE IN DIALOGO. La formazione iniziale, in ingresso e continua del personale della scuola. Problemi di metodo, contenuti, di gestione e di valutazione tenutosi a Venezia, Italia nel 4-5 Ottobre 2024).
PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DEL CRAMMING: RIFLESSIONI, STRUMENTI E PROPOSTE A PARTIRE DA UNO STUDIO CORRELAZIONALE SUL FENOMENO
Pellizzari Cecilia
;
2024
Abstract
La pratica del cramming, ovvero lo studio intensivo concentrato in brevi periodi prima degli esami, è ampiamente diffusa tra gli studenti italiani. Tuttavia, dalla letteratura emergono evidenze su come questa modalità di studio comprometta la qualità dell'apprendimento, favorendo una memorizzazione superficiale e a breve termine, oltre a causare un significativo aumento dei livelli di stress e ansia tra gli studenti (Rachal, Daigle, & Rachal, 2007). Partendo da uno studio correlazionale, questo lavoro si propone di esplorare le relazioni tra l'approccio allo studio degli studenti e il fenomeno del cramming, a partire dall'analisi della loro esperienza diretta. I risultati dello studio offrono spunti di riflessione sulle possibili dinamiche che concorrono all'insorgenza del cramming, come l'eccessiva enfasi sulle valutazioni sommative e la gestione inefficace del tempo da parte degli studenti (Fergus et al., 2021). Inoltre, vengono discusse le conseguenze di tale approccio, in termini di apprendimento superficiale e impatto sul benessere psico-fisico degli studenti (Yüksel, Green & Vlach, 2024). L'obiettivo principale di questo contributo è proporre una riflessione sulle possibili strategie di contrasto al cramming, attraverso l'adozione di metodi di apprendimento attivo; una più uniforme distribuzione dei contenuti curriculari; l'implementazione di valutazioni formative regolari; l'integrazione di tecnologie educative avanzate per il monitoraggio, il feedback e la personalizzazione (Aihui, Zhongliang & Daofeng, 2019); e percorsi di orientamento in ottica prospettica e progettuale (Crea, 2019). Tali proposte mirano a promuovere uno sviluppo di competenze critiche, una comprensione più profonda dei contenuti e il benessere complessivo degli studenti, in linea con le raccomandazioni sulla gestione efficace del tempo e la creazione di ambienti di apprendimento che favoriscano la curiosità intellettuale e l'apprendimento continuo. In conclusione, questo lavoro si inserisce in un più ampio dialogo interdisciplinare sul tema, offrendo spunti di riflessione e possibili azioni pratiche, applicabili a diversi livelli del sistema educativo.Pubblicazioni consigliate
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