Numerose ricerche hanno evidenziato che gli studenti universitari con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) presentano tra i fattori di rischio alti livelli di ansia e depressione, mentre la resilienza risulta essere un fattore protettivo per il successo accademico. Un aumento dei livelli di resilienza è stato associato a una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione nei bambini e negli adolescenti in diversi studi (ad es., Ghisi et al., 2016). Recenti studi, inoltre, hanno indagato il ruolo della grinta come fattore protettivo negli studenti universitari e come predittore del rendimento scolastico/accademico e hanno evidenziato un impatto positivo della grinta sul rendimento accademico (Sulla, Aquino, Rollo, 2022). Il ruolo della grinta e della resilienza come fattori protettivi sono stati recentemente indagati anche in bambini e adolescenti con DSA ed è emerso che vi è una correlazione con la salute mentale, il rendimento scolastico e la qualità della vita (Hossain et al., 2021). Il presente studio si pone, quindi, l’obiettivo di indagare se la grinta e la resilienza siano associate all'ansia, alla depressione, al rendimento accademico e alla qualità della vita anche negli studenti universitari con un DSA, al fine di promuovere il benessere in ambito accademico. La nostra ipotesi è che i soggetti con DSA con maggiore grinta e resilienza abbiano più bassi livelli di ansia e burnout e un rendimento accademico migliore rispetto ai soggetti con bassi livelli di grinta e resilienza. Inoltre, si ipotizza che l’autoefficacia risulti un mediatore tra grinta e resilienza e i risultati accademici. Ci si aspetta di trovare negli studenti con DSA con punteggi elevati nella grinta e nella resilienza un impatto sul rendimento accademico. Nello specifico ci attendiamo una media di voti più alta rispetto agli studenti con punteggi bassi di grinta e resilienza. Inoltre, ci aspettiamo che la grinta e la resilienza siano un fattore protettivo anche rispetto alla presenza di disturbi psicopatologici quindi ci aspettiamo una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione nei soggetti con alti livelli di grinta e di resilienza e una migliore qualità della vista rispetto ai soggetti con bassa grinta e resilienza.
Fattori di protezione e fattori di rischio per la carriera accademica di studenti e studentesse universitari con disturbo specifico dell’apprendimento / Sulla, Francesco; Benassi, Erika; Valeria Marinelli, Chiara; Scorza, Maristella; Rollo, Dolores. - (2024). (Intervento presentato al convegno XXIII Congresso Nazionale della Società Italiana Orientamento (SIO) tenutosi a Sassari nel 21-22 giugno 2024).
Fattori di protezione e fattori di rischio per la carriera accademica di studenti e studentesse universitari con disturbo specifico dell’apprendimento
Francesco Sulla;Erika Benassi;Maristella Scorza;Dolores Rollo
2024
Abstract
Numerose ricerche hanno evidenziato che gli studenti universitari con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) presentano tra i fattori di rischio alti livelli di ansia e depressione, mentre la resilienza risulta essere un fattore protettivo per il successo accademico. Un aumento dei livelli di resilienza è stato associato a una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione nei bambini e negli adolescenti in diversi studi (ad es., Ghisi et al., 2016). Recenti studi, inoltre, hanno indagato il ruolo della grinta come fattore protettivo negli studenti universitari e come predittore del rendimento scolastico/accademico e hanno evidenziato un impatto positivo della grinta sul rendimento accademico (Sulla, Aquino, Rollo, 2022). Il ruolo della grinta e della resilienza come fattori protettivi sono stati recentemente indagati anche in bambini e adolescenti con DSA ed è emerso che vi è una correlazione con la salute mentale, il rendimento scolastico e la qualità della vita (Hossain et al., 2021). Il presente studio si pone, quindi, l’obiettivo di indagare se la grinta e la resilienza siano associate all'ansia, alla depressione, al rendimento accademico e alla qualità della vita anche negli studenti universitari con un DSA, al fine di promuovere il benessere in ambito accademico. La nostra ipotesi è che i soggetti con DSA con maggiore grinta e resilienza abbiano più bassi livelli di ansia e burnout e un rendimento accademico migliore rispetto ai soggetti con bassi livelli di grinta e resilienza. Inoltre, si ipotizza che l’autoefficacia risulti un mediatore tra grinta e resilienza e i risultati accademici. Ci si aspetta di trovare negli studenti con DSA con punteggi elevati nella grinta e nella resilienza un impatto sul rendimento accademico. Nello specifico ci attendiamo una media di voti più alta rispetto agli studenti con punteggi bassi di grinta e resilienza. Inoltre, ci aspettiamo che la grinta e la resilienza siano un fattore protettivo anche rispetto alla presenza di disturbi psicopatologici quindi ci aspettiamo una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione nei soggetti con alti livelli di grinta e di resilienza e una migliore qualità della vista rispetto ai soggetti con bassa grinta e resilienza.Pubblicazioni consigliate
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