La diffusione pervasiva dell'intelligenza artificiale, ormai incorporata in sistemi IoT, in applicazioni e in device utilizzati quotidianamente da un numero via via crescente di utenti globali, ha imposto la presa in carico della materia da parte del diritto. In questa direzione si è mossa in primis l'unione europea, che ha già approntato una serie di regolamenti volti a disciplinare le tante questioni aperte in punto a sicurezza, trasparenza, affidabilità dei sistemi algoritmici e altresì in materia di tutela degli utenti, con particolare riferimento alla tutela dei diritti umani inalienabili. Resta tuttavia ancora aperta una questione fondamentale, che mentre potrebbe apparire secondaria rispetto alla tutela dei diritti dell'uomo, costituisce in vero un aspetto dirimente e centrale per i pesanti riflessi in campo economico-finanziario: si tratta dell’autorialità dei sistemi di intelligenza artificiale. Si tratta cioè di stabilire ex ante, in diritto, se un sistema algoritmico capace di agire in via autonoma (intelligenza artificiale generativa) possa essere considerato autore dei risultati raggiunti, e conseguentemente possa godere dei diritti economico-patrimoniali che all’autorialità si ricollegano. Ciò ovviamente trascina conseguenze anche in punto ai doveri che ricadono in capo all’autore, che è tenuto al risarcimento di eventuali danni causalmente ricollegabili al suo operato. La discussione sulle questioni di cui sopra, ancorché non ancora affrontata nelle sedi istituzionali del dibattito legislativo, è stata anticipata per via di un esperimento legale globale, avviato da Stephen Thaler et al., tramite il radicamento di una serie di cause civili atte a ottenere il riconoscimento autoriale in capo all’AI in diciotto uffici brevettuali nel mondo. Questo articolo esamina alcune tra le controversie paradigmatiche promosse nel contesto sopra descritto, in attesa dello sviluppo di soluzioni uniformi in diritto.
‘Tutela della proprietà intellettuale per i prodotti dell'intelligenza artificiale: riflessioni de jure condendo’ / Ferrari, I.. - 11:(2024), pp. 91-108.
‘Tutela della proprietà intellettuale per i prodotti dell'intelligenza artificiale: riflessioni de jure condendo’
I. Ferrari
2024
Abstract
La diffusione pervasiva dell'intelligenza artificiale, ormai incorporata in sistemi IoT, in applicazioni e in device utilizzati quotidianamente da un numero via via crescente di utenti globali, ha imposto la presa in carico della materia da parte del diritto. In questa direzione si è mossa in primis l'unione europea, che ha già approntato una serie di regolamenti volti a disciplinare le tante questioni aperte in punto a sicurezza, trasparenza, affidabilità dei sistemi algoritmici e altresì in materia di tutela degli utenti, con particolare riferimento alla tutela dei diritti umani inalienabili. Resta tuttavia ancora aperta una questione fondamentale, che mentre potrebbe apparire secondaria rispetto alla tutela dei diritti dell'uomo, costituisce in vero un aspetto dirimente e centrale per i pesanti riflessi in campo economico-finanziario: si tratta dell’autorialità dei sistemi di intelligenza artificiale. Si tratta cioè di stabilire ex ante, in diritto, se un sistema algoritmico capace di agire in via autonoma (intelligenza artificiale generativa) possa essere considerato autore dei risultati raggiunti, e conseguentemente possa godere dei diritti economico-patrimoniali che all’autorialità si ricollegano. Ciò ovviamente trascina conseguenze anche in punto ai doveri che ricadono in capo all’autore, che è tenuto al risarcimento di eventuali danni causalmente ricollegabili al suo operato. La discussione sulle questioni di cui sopra, ancorché non ancora affrontata nelle sedi istituzionali del dibattito legislativo, è stata anticipata per via di un esperimento legale globale, avviato da Stephen Thaler et al., tramite il radicamento di una serie di cause civili atte a ottenere il riconoscimento autoriale in capo all’AI in diciotto uffici brevettuali nel mondo. Questo articolo esamina alcune tra le controversie paradigmatiche promosse nel contesto sopra descritto, in attesa dello sviluppo di soluzioni uniformi in diritto.File | Dimensione | Formato | |
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