Il saggio si pone l'obiettivo di indagare, con un approccio diacronico e comparato, i rapporti tra rischio e dolo e quindi le caratteristiche che può assumere la condotta criminosa nel suo proiettarsi verso il risultato. L'analisi prende le mosse da un tema classico e circoscritto come quello dell'aberrazione causale e del dolo generale, impiegato in sostanza come paradigma e banco di prova, che conduce poi a riflettere sulla possibilità di riconoscere un errore rilevante sul fatto e a porre in luce i riflessi che questa "sconnessione tra rischi" può avere sull’elemento psicologico del reato. Queste considerazioni di taglio dogmatico, che riguardano l’errore-motivo e l’errore-inabilità, risultano particolarmente utili per provare a delineare alcune dinamiche di accertamento del dolo, secondo criteri normativi e individualizzanti. La prospettazione di modalità conoscitive della coscienza e della volontà dell’agente, che siano in grado di trovare applicazione nelle aule di giustizia, rappresenta un valido strumento di riscontro della nozione stessa di dolo, nonché della sua riconducibilità al dettato dell’art. 43 c.p.
Sviamento del decorso causale e imputazione del reato. Riflessioni sul rapporto tra rischio e dolo / Orlandi, Riccardo. - In: LA LEGISLAZIONE PENALE. - ISSN 2421-552X. - 4/2024(2024), pp. 1-38.
Sviamento del decorso causale e imputazione del reato. Riflessioni sul rapporto tra rischio e dolo
riccardo orlandi
2024
Abstract
Il saggio si pone l'obiettivo di indagare, con un approccio diacronico e comparato, i rapporti tra rischio e dolo e quindi le caratteristiche che può assumere la condotta criminosa nel suo proiettarsi verso il risultato. L'analisi prende le mosse da un tema classico e circoscritto come quello dell'aberrazione causale e del dolo generale, impiegato in sostanza come paradigma e banco di prova, che conduce poi a riflettere sulla possibilità di riconoscere un errore rilevante sul fatto e a porre in luce i riflessi che questa "sconnessione tra rischi" può avere sull’elemento psicologico del reato. Queste considerazioni di taglio dogmatico, che riguardano l’errore-motivo e l’errore-inabilità, risultano particolarmente utili per provare a delineare alcune dinamiche di accertamento del dolo, secondo criteri normativi e individualizzanti. La prospettazione di modalità conoscitive della coscienza e della volontà dell’agente, che siano in grado di trovare applicazione nelle aule di giustizia, rappresenta un valido strumento di riscontro della nozione stessa di dolo, nonché della sua riconducibilità al dettato dell’art. 43 c.p.File | Dimensione | Formato | |
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