This thesis aims to develop inclusive language theories retranslating into easy-to-read language museum family labels to observe their impact on visitors. The current theory has neglected to test easy-to-read guidelines and account for the effect on children, a shortcoming this thesis addresses. We ask to what extent and in what ways easy-to-read language could impact parent-child interaction in museums. We do so to shed light on easy-to-read language use in various contexts and for different audiences, enabling museum Educational Services to understand the nuances of inclusive language and its role in promoting participation and guaranteeing inclusivity for all visitors. Through a case study of the Brera Art Gallery in Milan, using pedagogical documentation, we show that easy-to-read language can foster family interaction. We also highlight how the dialogical and relational dimensions shape children’s museum experience. The significance of this study is that it informs our theoretical understanding of inclusive language by introducing a focus on children with its pedagogical implications hitherto lacking. It also contributes to our empirical understanding of applying easy-to-read guidelines in the museum context and evaluating its impact on families.
La tesi ha lo scopo di approfondire il tema del linguaggio inclusivo ritraducendo in linguaggio facile da leggere e da capire delle didascalie museali per famiglie al fine di osservarne l'impatto sui visitatori. La ricerca attuale non ha testato l’applicazione delle linee guida relative alla lingua facile indagandone l’impatto sui bambini, costituendo così una lacuna di ricerca che viene approfondita in questo lavoro. La domanda di ricerca vuole indagare in che modo il linguaggio facile da leggere e da capire possa influire sull'interazione genitore-figlio al museo. L’obiettivo è promuovere l’uso della lingua facile in vari contesti e per diversi pubblici, illustrando ai Servizi educativi museali le sfumature del linguaggio inclusivo e il suo potenziale nel promuovere la partecipazione e garantire l'inclusione di tutti i visitatori. Attraverso uno studio di caso della Pinacoteca di Brera di Milano, che si avvale di una documentazione pedagogica, si dimostra come la lingua facile da leggere e da capire possa favorire l'interazione delle famiglie. Si evidenzia inoltre come la dimensione dialogica e relazionale costituiscano l'esperienza museale dei bambini. Lo studio contribuisce alla comprensione teorica del linguaggio inclusivo introducendo un focus sui bambini con le sue implicazioni pedagogiche finora poco esplorate. La tesi contribuisce inoltre alla comprensione empirica dell'applicazione delle linee guida sul linguaggio facile nel contesto museale e alla valutazione dell'impatto che il linguaggio inclusivo possa avere sulle famiglie.
L'impatto della ritraduzione sull'interazione museale. Risultati dalla Pinacoteca di Brera / Valeria Farinacci , 2024 Nov 05. 36. ciclo, Anno Accademico 2022/2023.
L'impatto della ritraduzione sull'interazione museale. Risultati dalla Pinacoteca di Brera
FARINACCI, VALERIA
2024
Abstract
This thesis aims to develop inclusive language theories retranslating into easy-to-read language museum family labels to observe their impact on visitors. The current theory has neglected to test easy-to-read guidelines and account for the effect on children, a shortcoming this thesis addresses. We ask to what extent and in what ways easy-to-read language could impact parent-child interaction in museums. We do so to shed light on easy-to-read language use in various contexts and for different audiences, enabling museum Educational Services to understand the nuances of inclusive language and its role in promoting participation and guaranteeing inclusivity for all visitors. Through a case study of the Brera Art Gallery in Milan, using pedagogical documentation, we show that easy-to-read language can foster family interaction. We also highlight how the dialogical and relational dimensions shape children’s museum experience. The significance of this study is that it informs our theoretical understanding of inclusive language by introducing a focus on children with its pedagogical implications hitherto lacking. It also contributes to our empirical understanding of applying easy-to-read guidelines in the museum context and evaluating its impact on families.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Tesi definitiva Farinacci Valeria
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Tesi di dottorato
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