Le avventure degli avventurieri come scintilla per riprendere le attività esperienziali in luoghi dove le attività umane sono sostenibili e in difesa della biodiversità

This thesis is based on the latest decade-long studies that have noted that children living in Italy are doing fewer outdoor experiential activities in natural settings or simply in the green areas closest to their homes or schools. The studies, after pandemic, are still ongoing but the first results reveal that many students are encountering difficulties in finding the stimuli and motivation to resume direct outdoor experiences and move out from the virtual bubble into which some fell during the lockdowns. The first aim of the research project is to demonstrate how the adventurers' adventures narrated in presence at school can motivate students to resume experiential activities in places close to the school or students' homes. The second aim of this research project is to demonstrate how place-based experiential activities that took place in places characterised by sustainable human activities or in defence of biodiversity, can increase the stimuli in learners to repeat similar experiences in the future, so as to encourage more sustainable acting and a deeper understanding of the concepts of biodiversity and sustainability. Data collection technique and methodology adopted in this research project. Data collection was mainly based on the use of a questionnaire with one main question plus two sub-questions, structured in order to come as close as possible to the structure of an open interview. Secondly, photos and field notes were used as means to collect data that might have escaped from the questionnaire. Using an interpretive narrative framework, this research focuses more on one main question plus two sub-questions present on the questionnaires. Inductive analysis of the responses identified some recurring themes related to the questionnaire questions. Nevertheless, the variety and diversity of different experiences shared, the presence of external experts with unique and personal backgrounds and experiences, favoured the emergence of recurring themes, each very different from the others, depending on where one was and with which expert. Rather, it can be observed that each experience favoured the emergence of themes strongly anchored to experts or places. The focus group consisted of 21 students from a middle school in the province of Rimini-Romagna, aged between 12 and 13. These students participated in seven experiential activities, four indoors and three outdoors. The indoor shared experiences involved two local adventurers. The adventurers narrated their adventurous experiences at school with the aim of helping the pupils find the stimuli to identify the places of the micro-adventures that would follow in the second outdoor phase of this research project. The approach followed in this research project for choosing the locations of the experiential activities was not random, but took into account the following criteria: the shortest possible distance between the school, the focus group students' homes and the locations of the experiential activities, and the presence of connections between the habits of the focus group students and the chosen locations. Finally, the places chosen for the experiential activities had to be characterised by the presence of sustainable human activities or in defence of biodiversity. The findings are multi-layered, reflecting the dynamic nature of this project characterised initially by an indoor phase, continued with an outdoor phase; in particular, the latter fostered the flourishing of creative and critical thinking on the part of the participants. Participants also demonstrated involvement in sustainable experiential opportunities in places where human activities are sustainable or in defense of biodiversity. In addition, students were engaged in pro-environmental actions, spontaneous learning moments and challenging activities.

Questa tesi si basa sugli ultimi studi decennali che hanno rilevato come i bambini che vivono in Italia facciano meno attività esperienziale all'aperto. Gli studi, dopo la pandemia, sono ancora in corso, ma i primi risultati rivelano che molti studenti incontrano difficoltà nel trovare gli stimoli e le motivazioni per riprendere le esperienze dirette all'aperto e uscire dalla bolla virtuale in cui alcuni sono caduti durante le serrate. Il primo obiettivo del progetto di ricerca è dimostrare come le avventure degli avventurieri narrate in presenza a scuola possano motivare gli studenti a riprendere le attività esperienziali in luoghi vicini alla scuola o alle case degli studenti. Il secondo obiettivo di questo progetto di ricerca è dimostrare come le attività esperienziali place-based, svolte in luoghi caratterizzati da attività umane sostenibili o in difesa della biodiversità, possano aumentare gli stimoli negli studenti a ripetere esperienze simili in futuro, in modo da incoraggiare un agire più sostenibile e una comprensione più profonda dei concetti di biodiversità e sostenibilità. La raccolta dei dati si è basata principalmente sull'uso di un questionario con una domanda principale e due sottodomande. In secondo luogo, sono state utilizzate foto e note di campo per raccogliere i dati che potevano sfuggire al questionario. Utilizzando un quadro narrativo interpretativo, questa ricerca si concentra maggiormente su una domanda principale più due sotto-domande presenti nei questionari. L'analisi induttiva delle risposte ha identificato alcuni temi ricorrenti relativi alle domande del questionario. Tuttavia, la varietà e la diversità delle diverse esperienze condivise, la presenza di esperti esterni con background ed esperienze uniche e personali, hanno favorito l'emergere di temi ricorrenti, ognuno molto diverso dagli altri, a seconda di dove ci si trovava e con quale esperto. Il focus group era composto da 21 studenti di una scuola media della provincia di Rimini-Romagna, di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Questi studenti hanno partecipato a sette attività esperienziali, quattro al chiuso e tre all'aperto. Le esperienze condivise al chiuso hanno coinvolto due avventurieri. Gli avventurieri hanno raccontato le loro esperienze avventurose a scuola con l'obiettivo di aiutare i ragazzi a trovare gli stimoli per identificare i luoghi delle micro-avventure che sarebbero seguite nella seconda fase outdoor di questo progetto di ricerca. L'approccio seguito in questo progetto di ricerca per la scelta dei luoghi delle attività esperienziali non è stato casuale, ma ha tenuto conto dei seguenti criteri: la minor distanza possibile tra la scuola, le case degli studenti del focus group e i luoghi delle attività esperienziali, e la presenza di connessioni tra le abitudini degli studenti del focus group e i luoghi scelti. Infine, i luoghi scelti per le attività esperienziali dovevano essere caratterizzati dalla presenza di attività umane sostenibili o in difesa della biodiversità. I risultati sono stratificati e riflettono la natura dinamica di questo progetto, caratterizzato inizialmente da una fase indoor, proseguita con una fase outdoor; in particolare, quest'ultima ha favorito il fiorire del pensiero creativo e critico da parte dei partecipanti. I partecipanti hanno anche dimostrato di essere coinvolti in opportunità esperienziali sostenibili in luoghi dove le attività umane sono sostenibili o in difesa della biodiversità. Inoltre, gli studenti sono stati impegnati in azioni a favore dell'ambiente, in momenti di apprendimento spontaneo.