La privazione della libertà personale nella recente giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: profili giuridici e riflessi pratici

The Dissertation aims to address one of the preeminent and most debated issues in the field of protection of human rights and fundamental freedoms: the ‘right to liberty and security’ enshrined in Article 5 of the European Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms (ECHR), as a founding assumption of the legal systems of modern liberal democracies. Starting from the examination of the provisions of Article 5 ECHR, in the light of the interpretation (and related application) provided by the jurisprudential elaboration of the Strasbourg Court – whose interpretative contribution proves essential for a correct framing of the different preceptive contents, as well as to ensure an evolutionary interpretation of the conventional normative framework – also in terms of comparison with the scope of Article 6 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union, by virtue of the exegetical contribution provided by the Court of Justice of the European Union, the purpose is to outline the current framework of protection of the ‘right to liberty and security’ in the European legal landscape. The ultimate goal is to provide the necessary legal tools to carry out a critical analysis of the problematic profiles and ongoing challenges related to the violation of personal freedom within the framework of recent European jurisprudence, with a focus on the critical aspects underlying the ‘migration issue’: finally reaching a reflection concerning the de facto detention of irregular migrants, between conventional guarantees and domestic law.

L’elaborato di Tesi si propone di affrontare una delle tematiche preminenti e maggiormente dibattute nel settore della tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali: il ‘diritto alla libertà e alla sicurezza’ sancito dall’art. 5 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali (CEDU), quale assunto fondante i sistemi di diritto delle moderne democrazie liberali. Partendo dalla disamina del disposto dell’art. 5 CEDU, alla luce dell’interpretazione (e correlata applicazione) fornitane dall’elaborazione giurisprudenziale di Strasburgo – il cui contributo interpretativo si rivela essenziale per un corretto inquadramento dei diversi contenuti precettivi, nonché per garantire un’interpretazione evolutiva dell’assetto normativo convenzionale – anche in termini di raffronto con il portato dell’art. 6 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, in virtù del contributo esegetico fornito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, si intende ricostruire l’attuale assetto di tutela del ‘diritto alla libertà e alla sicurezza’ nel panorama giuridico europeo. Il fine ultimo è quello di fornire gli strumenti giuridici necessari per svolgere un’analisi critica dei profili problematici e delle sfide in atto in punto di violazione della libertà personale nel quadro della recente giurisprudenza europea, con particolare attenzione alle criticità sottese alla ‘questione migratoria’: per poi giungere ad una riflessione concernente la detenzione de facto dei migranti irregolari, tra garanzie convenzionali e diritto interno.