Tra tutela del patrimonio culturale e sua valorizzazione si inserisce il fenomeno degli Nft che rappresenta certamente un’importante occasione di sfruttamento dell’immateriale economico del bene culturale attraverso l’uso della sua immagine. Infatti, la possibilità di rendere rara e appropriabile l’immagine consente di aumentarne sensibilmente il valore commerciale. Così, gli enti pubblici possono mettere a profitto il valore immateriale che soggiace alle cose culturali che possiedono in consegna . Gli strumenti giuridici per realizzare tali iniziative sono già predisposti dal codice: l’art. 108 del codice prevede infatti che l’istituzione consegnataria deve richiedere il pagamento di un corrispettivo al privato richiedente il diritto alla riproduzione. Tuttavia, seppure i ricavi conseguibili dalla commercializzazione degli Nft di beni culturali in edizione unica o limitata possano essere rilevanti e contribuire in questo modo all’equilibrio economico finanziario delle istituzioni museali in regime di autonomia finanziaria, restano aperti numerosi interrogativi circa la creazione di un “mercato parallelo” delle immagini digitalizzate di opere di proprietà pubblica.
La risposta digitale al conflitto tra tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: il caso dei non fungible tokens / Valeriani, Elisa. - In: MUNUS. - ISSN 2240-4732. - 2:2 2023(2023), pp. 487-521.
La risposta digitale al conflitto tra tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: il caso dei non fungible tokens
Elisa Valeriani
2023
Abstract
Tra tutela del patrimonio culturale e sua valorizzazione si inserisce il fenomeno degli Nft che rappresenta certamente un’importante occasione di sfruttamento dell’immateriale economico del bene culturale attraverso l’uso della sua immagine. Infatti, la possibilità di rendere rara e appropriabile l’immagine consente di aumentarne sensibilmente il valore commerciale. Così, gli enti pubblici possono mettere a profitto il valore immateriale che soggiace alle cose culturali che possiedono in consegna . Gli strumenti giuridici per realizzare tali iniziative sono già predisposti dal codice: l’art. 108 del codice prevede infatti che l’istituzione consegnataria deve richiedere il pagamento di un corrispettivo al privato richiedente il diritto alla riproduzione. Tuttavia, seppure i ricavi conseguibili dalla commercializzazione degli Nft di beni culturali in edizione unica o limitata possano essere rilevanti e contribuire in questo modo all’equilibrio economico finanziario delle istituzioni museali in regime di autonomia finanziaria, restano aperti numerosi interrogativi circa la creazione di un “mercato parallelo” delle immagini digitalizzate di opere di proprietà pubblica.File | Dimensione | Formato | |
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