La mappatura delle rese produttive associata all’analisi del terreno rappresenta uno strumento fondamentale per la definizione delle potenzialità produttive di un appezzamento e per la sua suddivisione in aree omogenee. L’obiettivo è la gestione sito-specifica delle operazioni colturali per una maggior efficienza produttiva e contemporanea riduzione del’impatto ambientale, in un quadro di Precision Farming. Nel presente lavoro si è inteso delineare aree omogenee, per potenziale produttivo e caratteristiche del terreno, al cui interno si possa prevedere una specifica e uniforme applicazione di input colturali. In un campo sperimentale di 4.15 ha condotto con colture avvicendate presso la Cooperativa Agrisfera (Ravenna) è stata individuata una griglia di 1728 m², suddivisa in 24 blocchi sperimentali, al cui interno sono stati rilevati i principali parametri fisico-chimici del suolo. Una serie storica delle mappe produttive (2011-2014) ottenuta con il software Farmworks® (Trimble Ltd) e i dati di analisi del terreno sono stati implementati con il software ArcGIS® (Esri) e sottoposti ad analisi geostatistica per valutare l’andamento della variabilità spaziale. L’applicazione della cluster analysis ai dati di produzione e ai parametri del suolo ha consentito la definizione di aree omogenee in relazione alla variabilità spaziale e stabilità nel tempo delle caratteristiche misurate.
Variabilità delle rese produttive e caratteristiche del terreno nella definizione di aree omogenee per la gestione sito specifica di colture avvicendate / Martelli, Roberta; Junior Melo, Damian; Nicola Di, Viriglio; Bentini, Marco; Claudio, Mazzotti; Barbanti, Lorenzo. - (2015), pp. 118-118. (Intervento presentato al convegno L’Agronomia per la gestione dei sistemi produttivi agrari tenutosi a Bologna nel 14-16 settembre 2015).
Variabilità delle rese produttive e caratteristiche del terreno nella definizione di aree omogenee per la gestione sito specifica di colture avvicendate
MARTELLI, ROBERTA;
2015
Abstract
La mappatura delle rese produttive associata all’analisi del terreno rappresenta uno strumento fondamentale per la definizione delle potenzialità produttive di un appezzamento e per la sua suddivisione in aree omogenee. L’obiettivo è la gestione sito-specifica delle operazioni colturali per una maggior efficienza produttiva e contemporanea riduzione del’impatto ambientale, in un quadro di Precision Farming. Nel presente lavoro si è inteso delineare aree omogenee, per potenziale produttivo e caratteristiche del terreno, al cui interno si possa prevedere una specifica e uniforme applicazione di input colturali. In un campo sperimentale di 4.15 ha condotto con colture avvicendate presso la Cooperativa Agrisfera (Ravenna) è stata individuata una griglia di 1728 m², suddivisa in 24 blocchi sperimentali, al cui interno sono stati rilevati i principali parametri fisico-chimici del suolo. Una serie storica delle mappe produttive (2011-2014) ottenuta con il software Farmworks® (Trimble Ltd) e i dati di analisi del terreno sono stati implementati con il software ArcGIS® (Esri) e sottoposti ad analisi geostatistica per valutare l’andamento della variabilità spaziale. L’applicazione della cluster analysis ai dati di produzione e ai parametri del suolo ha consentito la definizione di aree omogenee in relazione alla variabilità spaziale e stabilità nel tempo delle caratteristiche misurate.File | Dimensione | Formato | |
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