Emergenze ambientali e “Citizen Science”: come la contaminazione da microplastiche viene percepita da studenti UNIMORE

Environmental emergencies and “Citizen Science”: how university students perceive pollution by microplastics. Micro- and nanoplastics (MNPs) pollution is one of the most important environmental emergencies. Since microplastics have an anthropogenic origin, it is of interest to evaluate how much “citizens” are aware of the problem and mainly if they are aware of how daily activities can affect the release of microplastics into the environment. In this study, citizens are represented by students from Modena and Reggio Emilia University (Italy), who were enrolled in undergraduate programmes with a scientific focus. The level of perception in the student population of the problem of microplastics, together with the differences between students from different undergraduate programmes (students enrolled in Natural Sciences and Biological Sciences vs. other courses with a scientific focus), was measured by means of a questionnaire of 30 questions. The researchers of the Department of Life Sciences of our University developed this questionnaire. Overall, 220 students completed the questionnaire on a voluntary basis: 146 were enrolled in undergraduate programmes in Biological Sciences and Natural Sciences and 74 in Biotechnology, Mathematics, Computer Science and Geology. The results have shown that there were no differences in knowledge and attitudes between gender and the undergraduate courses attended. Students seem to be aware of the distribution and effects of MNPs on ecosystems but are less informed about the nature and effects that MNPs could have on human health. Thus, good knowledge does not always translate into actions planned to mitigate the problem. As a first step forward, environmental education programmes should be promoted to increase knowledge and awareness of how the massive use of plastic affects ecosystems and humans, and what behaviours should be pursued in future mitigation strategies.

L’inquinamento da micro- e nanoplastiche (MNP) rappresenta una delle più importanti e attuali emergenze ambientali. Dal momento che le microplastiche sono di origine antropogenica, è di interesse valutare quanto i “cittadini” siano a conoscenza del problema e, soprattutto, quanto siano consapevoli di come le normali attività quotidiane possano determinare l’immissione in ambiente di microplastiche. In questo studio i cittadini sono rappresentati da studenti Unimore iscritti a corsi di laurea (CdL) triennale ad indirizzo scientifico. La valutazione della consapevolezza di quanto le microplastiche siano percepite come un problema nella popolazione studentesca e delle eventuali differenze tra studenti di CdL diversi (studenti iscritti a scienze naturali e scienze biologiche vs altri CdL ad indirizzo scientifico) è avvenuta mediante la somministrazione di un questionario di 30 domande messo a punto da ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita di Unimore. Hanno partecipato 220 studenti su base volontaria: 146 iscritti ai CdL in Scienze Biologiche e Scienze Naturali e 74 iscritti a Biotecnologie, Matematica, Informatica e Geologia. I risultati hanno evidenziato che conoscenze e attitudini non sono statisticamente diverse in relazione al genere e neppure al CdL frequentato. Gli studenti hanno una buona conoscenza della distribuzione e degli effetti delle MNP sugli ecosistemi, ma sono meno informati sulla natura e sugli effetti che le MNP possono avere sulla salute umana. Le buone conoscenze non sempre si traducono in comportamenti volti a mitigare il problema. Proporre programmi di educazione ambientale al fine di aumentare non solo le conoscenze, ma soprattutto la consapevolezza di quanto l’uso massiccio della plastica costituisca un problema per gli ecosistemi e per l’uomo e quali comportamenti adottare potrà costituire un primo passo per promuovere future azioni di mitigazione.