Come e quando gli insegnanti cambiano il loro modo di pensare all'apprendimento? Dall'insegnamento trasmissivo a un approccio ludico all'apprendimento e all'insegnamento

The present study investigated how and when educators shift their ways of thinking about learning, starting from a more traditional, transmissive perspective and moving toward a playful approach to learning. Exploring new accesses to learning is a necessary exercise to support the development of didactics and educational offers favoring critical thinking and creativity considered as key competences of the XXI century (Resnick, 2017; Zosh et al, 2017; OECD, 2019). During the school year 2021-2022, two classes from a Reggio Emilia state primary school attended their school hours at the Centro Internazionale Malaguzzi as part of the municipal project “Scuola diffusa”. In particular, besides being assigned a classroom inside the center, children and teachers had the possibility to weekly experiment new ways of learning at scintillae, the research project and laboratory created by Fondazione Reggio Children and The LEGO Foundation. A team composed of educators,researchers, atelierista, pedagogista and teachers co-designed a set of activities and proposals offering to children the possibility to actively experience playfulness while learning in a non-formal context. Scintillae is organized as a flexible inter- and multidisciplinary environment empowering the physical world with digital tools, making use of natural and artificial materials, interweaving real and virtual experiences. This non-formal educational environment and the multiprofessional team of adults constituted a context that children inhabited regularly during school hours and that they activated through the mutual relationships they constructed with peers, with adults, with materials and tools, with the space around them. The research methodology used is of a qualitative type: the outcomes generated by the direct observation and the consultation of the documentary materials collected by the documenters - the researcher herself, the atelierista, educators, teachers and children (Rinaldi, 2006), and the teachers’ follow up conducted as semi-structured interviews have been analyzed through a grounded theory approach (Glaser and Strauss 1967; Tarozzi, 2008) . The research setting was developed also considering the participatory action research approach (Mortari and Ghirotto 2019; Trinchero and Robasto 2019) and combined the participation of the researcher to the co-design phase, her direct involvement in supporting children’s activities, the following joint reflection as a multi-professionals team. The most evident outcome, resulting from direct observations and from the feedback received by the teachers, is a renewed awareness of teachers’ own role and its possible different declinations. In addition to this, teachers have declared a desire to deepen new methodologies different from the traditional one. This mindshift took place slowly, in the course of several months of a weekly basis collaboration alongside educational professionals.

Il presente studio ha indagato in che modo e quando gli educatori cambiano il proprio punto di vista sull'apprendimento, a partire da una prospettiva più tradizionale e trasmissiva per poi andare verso un approccio ludico all'apprendimento. Esplorare nuovi accessi all'apprendimento è un esercizio necessario per supportare lo sviluppo della didattica e delle offerte educative favorendo il pensiero critico e la creatività considerate come competenze chiave del XXI secolo (Resnick, 2017; Zosh et al, 2017; OCSE, 2019). Nell'anno scolastico 2021-2022 due classi di una scuola primaria statale di Reggio Emilia hanno svolto il proprio orario scolastico presso il Centro Internazionale Malaguzzi nell'ambito del progetto comunale “Scuola diffusa”. In particolare, oltre all'assegnazione di un'aula all'interno dell’edificio, bambini e insegnanti hanno avuto la possibilità di sperimentare settimanalmente nuove modalità di apprendimento presso scintillae, il progetto di ricerca e laboratorio ideato da Fondazione Reggio Children e The LEGO Foundation. Un team composto da educatori, ricercatori, atelieristi, pedagogisti e insegnanti ha co-progettato una serie di attività e proposte che potessero offrire ai bambini la possibilità di sperimentare attivamente la giocosità in un contesto di apprendimento non formale. Scintillae è organizzato come un ambiente flessibile inter e multidisciplinare che integra il mondo fisico con strumenti digitali, facendo uso di materiali naturali e artificiali, intrecciando esperienze reali e virtuali. Questo ambiente educativo non formale e l'équipe multiprofessionale di adulti hanno costituito un contesto che i bambini hanno abitato regolarmente durante l'orario scolastico e che hanno attivato attraverso le relazioni reciproche costruite con i coetanei, con gli adulti, con i materiali e gli strumenti, con lo spazio che li circonda. La metodologia di ricerca utilizzata è di tipo qualitativo: i risultati generati dall'osservazione diretta e dalla consultazione dei materiali documentativi raccolti dai documentatori - la ricercatrice stessa, l'atelierista, educatori, insegnanti e bambini (Rinaldi, 2006), e la restituzione degli insegnanti avvenuta attraverso interviste semi-strutturate sono stati analizzati con la metodologia della grounded theory (Glaser e Strauss 1967; Tarozzi, 2008). Il setting di ricerca è stato sviluppato considerando anche l'approccio della ricerca-azione partecipativa (Mortari e Ghirotto 2019; Trinchero e Robasto 2019) e ciò ha reso possibile la partecipazione della ricercatrice alla fase di co-progettazione, il suo coinvolgimento diretto nelle attività dei bambini, la successiva riflessione congiunta come team multiprofessionale. Il risultato più evidente, scaturito dalle osservazioni dirette e dalle restituzioni dei docenti, è una rinnovata consapevolezza del proprio ruolo di insegnante e delle sue possibili diverse declinazioni. Oltre a questo, i docenti hanno manifestato la volontà di approfondire nuove metodologie diverse da quella tradizionale. Questo cambiamento di mentalità è avvenuto lentamente, nel corso di diversi mesi di collaborazione su base settimanale a fianco di professionisti dell’ambito educativo.