Gli accadimenti dell’ultimo decennio (crisi dei mutui subprime, pandemia, guerra in Ucraina) hanno confermato che lo schema della società del rischio sia un’utile chiave di lettura della nuova modernità, mostrando chiaramente, come mai prima, la stretta interrelazione esistente tra sistemi e, per quel che rileva ai fini del presente Rapporto, tra sistema produttivo e sistema di protezione sociale. Le criticità sembrano in particolar modo legate a doppio filo anche alla mancanza di una consapevolezza sul fatto che competitività economica e coesione sociale vanno sempre più di pari passo condizionandosi vicendevolmente. In questa prospettiva la chiave di lettura offerta dalle dinamiche di evoluzione dei sistemi di relazioni industriali risulta decisiva confermando le buone ragioni di uno studio sistemico del welfare occupazionale e aziendale. Come argomentato anche nelle edizioni precedenti del Rapporto, si conferma che la diffusione crescente e costante del welfare in azienda rimane solo parzialmente mappata e analizzata. Tuttavia, la questione non è, unicamente, quella di misurare le esatte dimensioni del fenomeno, tanto a livello di settore produttivo che di territorio. Prima ancora, si sente l’esigenza di indagare le ragioni più profonde del welfare occupazionale e aziendale, oltre la mera leva della norma-incentivo, e conseguentemente le sue possibili prospettive evolutive nel nostro sistema socio-economico e nel raccordo, che non appare certo scontato e tanto meno meccanico, con il sistema pubblico di welfare. In questa prospettiva, è nata la serie dei rapporti su “Il welfare occupazionale e aziendale in Italia”.
La conferma delle buone ragioni di un Rapporto sul welfare occupazionale in Italia / Tiraboschi, Michele. - (2022), pp. 3-8.
La conferma delle buone ragioni di un Rapporto sul welfare occupazionale in Italia
Tiraboschi, Michele
2022
Abstract
Gli accadimenti dell’ultimo decennio (crisi dei mutui subprime, pandemia, guerra in Ucraina) hanno confermato che lo schema della società del rischio sia un’utile chiave di lettura della nuova modernità, mostrando chiaramente, come mai prima, la stretta interrelazione esistente tra sistemi e, per quel che rileva ai fini del presente Rapporto, tra sistema produttivo e sistema di protezione sociale. Le criticità sembrano in particolar modo legate a doppio filo anche alla mancanza di una consapevolezza sul fatto che competitività economica e coesione sociale vanno sempre più di pari passo condizionandosi vicendevolmente. In questa prospettiva la chiave di lettura offerta dalle dinamiche di evoluzione dei sistemi di relazioni industriali risulta decisiva confermando le buone ragioni di uno studio sistemico del welfare occupazionale e aziendale. Come argomentato anche nelle edizioni precedenti del Rapporto, si conferma che la diffusione crescente e costante del welfare in azienda rimane solo parzialmente mappata e analizzata. Tuttavia, la questione non è, unicamente, quella di misurare le esatte dimensioni del fenomeno, tanto a livello di settore produttivo che di territorio. Prima ancora, si sente l’esigenza di indagare le ragioni più profonde del welfare occupazionale e aziendale, oltre la mera leva della norma-incentivo, e conseguentemente le sue possibili prospettive evolutive nel nostro sistema socio-economico e nel raccordo, che non appare certo scontato e tanto meno meccanico, con il sistema pubblico di welfare. In questa prospettiva, è nata la serie dei rapporti su “Il welfare occupazionale e aziendale in Italia”.File | Dimensione | Formato | |
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