Cibo da maschi e da femmine: stereotipi di genere associati agli alimenti in età prescolare

Numerosi studi mostrano l’esistenza di stereotipi di genere riguardo al cibo (Vartanian, Herman, Polivy, 2007). La carne rossa è considerata il tipico cibo maschile e consumarla in pubblico rappresenta per gli uomini una strategia per affermare la propria virilità (Vartanian, 2015). Frutta, verdura, latticini, pesce e dolci sono considerati cibi tipicamente femminili e consumarli rappresenta per le donne un modo per comunicare la propria femminilità (Vartanian et al., 2007). Sono poche le ricerche in questo ambito che coinvolgono bambini, ma sapere se e quando i bambini scelgono o evitano determinati alimenti (e.g., verdure) sulla base di questi stereotipi di genere (e.g., sono cibo da femmine) potrebbe avere importanti implicazioni per i programmi di educazione alimentare. Abbiamo condotto uno studio per esplorare se i bambini in età prescolare (4-6) possiedano stereotipi di genere legati al cibo a livello esplicito e implicito e abbiamo verificato il ruolo delle madri nell’influenzarne lo sviluppo. 137 bambini hanno partecipato insieme alle madri. I bambini hanno completato uno IAT che misurava l'associazione tra carne e verdure con volti maschili e femminili e assegnato immagini di cibi diversi a uomini, donne, bambini e bambine. Le madri, invece, hanno risposto a un questionario per valutare gli stereotipi di genere riguardo al cibo e le abitudini alimentari. I risultati mostrano che a livello implicito i bambini, soprattutto i maschi, tendono già ad associare la carne agli uomini e le verdure alle donne. Inoltre, gli stereotipi e i comportamenti alimentari delle madri influenzano, almeno in parte, l’associazione esplicita cibo-genere.