Un ulteriore e significativo passo in avanti in tema di responsabilità sociale d’impresa, e conseguente e necessaria integrazione delle istanze ed esigenze sociali nell’attività aziendale, è stato compiuto con il recepimento all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale delle Società Benefit. L’Italia con la Legge di Stabilità del 2016 (L. 208/2015) è stato il primo Paese in Europa a riconoscere le Società Benefit come declinazione societaria di imprese a scopo di lucro che perseguono, per statuto, una o più finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti dei propri stakeholder (individui, enti ed associazioni, comunità, territori, ambiente, ecc..). Da molto tempo e da più parti si è sollevata l’esigenza di andar oltre il tradizionale modello capitalistico che, seppur ha generato indubbia prosperità economica, ha determinato evidenti effetti e conseguenze in termini ambientali e sociali. Si è così delineata una crescente necessità di evoluzione verso modelli virtuosi che attribuiscano giusto peso e centralità a questioni di tipo sociale e ambientale, ossia modelli pienamente ispirati alla logica della triple bottom line e orientati alla creazione di un valore che sia, anche, sociale e condiviso . È oramai palese l’idea che l’unica responsabilità delle aziende sia quella di generare valore per i propri azionisti sia completamente tramontata. La Società Benefit può rappresentare una prima possibile risposta istituzionale alla attuale esigenza di cambiamento e rinnovamento nei modelli di business essendo applicabile, tanto a start-up, quanto a società già in fase di funzionamento. In entrambi i casi è possibile introdurre accanto alla propria denominazione sociale la dicitura “Società Benefit” (o l’abbreviazione “SB”) rappresentando, così, in modo ufficiale, ai soggetti terzi, la vocazione ad “essere benefit” e dunque il voler contribuire fattivamente, in qualità di protagonista, al cambiamento in atto. Il presente contributo si propone di analizzare le caratteristiche e gli obblighi delle società benefit e delle b-corp ovvero aziende che hanno sottoposto il proprio modello di business ad asseverazione da parte di una terza parte indipendente.

Le società benefit / Lazzini, Arianna. - 1:(2022), pp. 153-162.

Le società benefit

Arianna Lazzini
2022

Abstract

Un ulteriore e significativo passo in avanti in tema di responsabilità sociale d’impresa, e conseguente e necessaria integrazione delle istanze ed esigenze sociali nell’attività aziendale, è stato compiuto con il recepimento all’interno dell’ordinamento giuridico nazionale delle Società Benefit. L’Italia con la Legge di Stabilità del 2016 (L. 208/2015) è stato il primo Paese in Europa a riconoscere le Società Benefit come declinazione societaria di imprese a scopo di lucro che perseguono, per statuto, una o più finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti dei propri stakeholder (individui, enti ed associazioni, comunità, territori, ambiente, ecc..). Da molto tempo e da più parti si è sollevata l’esigenza di andar oltre il tradizionale modello capitalistico che, seppur ha generato indubbia prosperità economica, ha determinato evidenti effetti e conseguenze in termini ambientali e sociali. Si è così delineata una crescente necessità di evoluzione verso modelli virtuosi che attribuiscano giusto peso e centralità a questioni di tipo sociale e ambientale, ossia modelli pienamente ispirati alla logica della triple bottom line e orientati alla creazione di un valore che sia, anche, sociale e condiviso . È oramai palese l’idea che l’unica responsabilità delle aziende sia quella di generare valore per i propri azionisti sia completamente tramontata. La Società Benefit può rappresentare una prima possibile risposta istituzionale alla attuale esigenza di cambiamento e rinnovamento nei modelli di business essendo applicabile, tanto a start-up, quanto a società già in fase di funzionamento. In entrambi i casi è possibile introdurre accanto alla propria denominazione sociale la dicitura “Società Benefit” (o l’abbreviazione “SB”) rappresentando, così, in modo ufficiale, ai soggetti terzi, la vocazione ad “essere benefit” e dunque il voler contribuire fattivamente, in qualità di protagonista, al cambiamento in atto. Il presente contributo si propone di analizzare le caratteristiche e gli obblighi delle società benefit e delle b-corp ovvero aziende che hanno sottoposto il proprio modello di business ad asseverazione da parte di una terza parte indipendente.
2022
2022
La responsabilità sociale delle imprese
Federica Balluchi, Katia Furlotti
9788892143876
Giappichelli
ITALIA
Le società benefit / Lazzini, Arianna. - 1:(2022), pp. 153-162.
Lazzini, Arianna
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