Introduzione La fase iniziale della pandemia SARS-CoV-2 è stata caratterizzata da una forte incertezza e mancanza di linee guida ufficiali, soprattutto riguardo la gestione farmacologica extraospedaliera dei pazienti COVID-19. L’obiettivo di questo studio è descrivere le strategie terapeutiche dei medici di medicina generale (MMG) e le loro variazioni nel corso delle diverse ondate o in base alla gravità della patologia. Materiali e metodi È stato condotto uno studio retrospettivo che ha valutato una coorte di adulti positivi a SARS-CoV-2 (diagnosticato tramite tampone molecolare) gestiti in ambito territoriale dai MMG della provincia di Modena, da marzo 2020 ad aprile 2021. Hanno aderito allo studio, su base volontaria, 46 MMG (10% dei MMG della provincia di Modena). I dati clinici e quelli relativi alla prescrizione farmaceutica sono stati estratti dalle cartelle cliniche informatizzate. Risultati Sono stati analizzati un totale di 5340 pazienti affetti da SARS-CoV-2: 3883 (73%) asintomatici o con sintomi lievi e 1457 (27%) colpiti dalle forme più severe della patologia. 1413 pazienti (27%) non hanno ricevuto trattamenti farmacologici (94% di questi asintomatici/paucisintomatici). Paracetamolo è stato complessivamente il farmaco più prescritto (47%), seguito da FANS (29%), antibiotici (28%), eparina (16%), steroidi (13%), ossigeno (4%) e idrossiclorochina (0,9%). Tra la prima ondata e quelle successive è emerso un aumento della prescrizione di FANS (22% vs 30%, p < 0,01) e una riduzione della prescrizione di paracetamolo (60% vs 46%, p < 0,001) di idrossiclorochina (11% vs 0,2%, p<0,001) e antibiotici (41% vs 27%, p < 0,001). Specificatamente tra le ondate si è ridotta la prescrizione di macrolidi (25% vs 15%, p < 0,001) e fluorochinoloni (4% vs 2%, p < 0,001) ed è aumentato l’utilizzo di betalattamici (1% vs 15%, p < 0,05). Stratificando le prescrizioni in base alla gravità dei sintomi emerge che antibiotici, cortisone, eparina e ossigeno vengono prescritti più frequentemente nei pazienti con forme severe e il loro utilizzo in questi pazienti aumenta significativamente dalla prima ondata a quelle successive. Conclusioni Le scelte farmacologiche compiute dai MMG della provincia di Modena sono cambiate in modo significativo tra la prima ondata e quelle successive anche in seguito alla diffusione delle prime linee guida ufficiali sulla corretta gestione territoriale dell’infezione da SARS-CoV-2. Questo evidenzia come la medicina territoriale sia recettiva e capace di adattare rapidamente le proprie risposte alla pandemia in modo corretto e coerente con le evidenze man mano disponibili e sottolinea l’importanza di interventi di supporto da parte della direzione delle Cure Primarie da svolgere sempre più in collaborazione con i MMG.
Assistenza territoriale extraospedaliera dei pazienti COVID-19: quali sono state le scelte farmacologiche adottate dai medici di medicina generale della provincia di Modena nel corso della prima ondata della pandemia e di quelle successive / Ferrari, A; Palandri, L; Serafini, A; Ugolini, G; Bellelli, F; Morandi, M; Fornaciari, D; Giansante, C; Sabattini, Mr; Lavenia, Ma; Scarpa, M; Padula, Ms; Riccomi, S; Righi, E. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 63:2 (supplement 1 June 2022)(2022), pp. 261-261. (Intervento presentato al convegno 55 Congresso Nazionale Società Italiana di igiene medicina Preventiva e sanità Pubblica (SItI) "Rerum conoscere causa" costruire sapere e competenze in prospettiva One Health tenutosi a Padova nel 28 settembre - 1 ottobre 2022).
Assistenza territoriale extraospedaliera dei pazienti COVID-19: quali sono state le scelte farmacologiche adottate dai medici di medicina generale della provincia di Modena nel corso della prima ondata della pandemia e di quelle successive
Ferrari A;Palandri L;Serafini A;Padula MS;Righi E
2022
Abstract
Introduzione La fase iniziale della pandemia SARS-CoV-2 è stata caratterizzata da una forte incertezza e mancanza di linee guida ufficiali, soprattutto riguardo la gestione farmacologica extraospedaliera dei pazienti COVID-19. L’obiettivo di questo studio è descrivere le strategie terapeutiche dei medici di medicina generale (MMG) e le loro variazioni nel corso delle diverse ondate o in base alla gravità della patologia. Materiali e metodi È stato condotto uno studio retrospettivo che ha valutato una coorte di adulti positivi a SARS-CoV-2 (diagnosticato tramite tampone molecolare) gestiti in ambito territoriale dai MMG della provincia di Modena, da marzo 2020 ad aprile 2021. Hanno aderito allo studio, su base volontaria, 46 MMG (10% dei MMG della provincia di Modena). I dati clinici e quelli relativi alla prescrizione farmaceutica sono stati estratti dalle cartelle cliniche informatizzate. Risultati Sono stati analizzati un totale di 5340 pazienti affetti da SARS-CoV-2: 3883 (73%) asintomatici o con sintomi lievi e 1457 (27%) colpiti dalle forme più severe della patologia. 1413 pazienti (27%) non hanno ricevuto trattamenti farmacologici (94% di questi asintomatici/paucisintomatici). Paracetamolo è stato complessivamente il farmaco più prescritto (47%), seguito da FANS (29%), antibiotici (28%), eparina (16%), steroidi (13%), ossigeno (4%) e idrossiclorochina (0,9%). Tra la prima ondata e quelle successive è emerso un aumento della prescrizione di FANS (22% vs 30%, p < 0,01) e una riduzione della prescrizione di paracetamolo (60% vs 46%, p < 0,001) di idrossiclorochina (11% vs 0,2%, p<0,001) e antibiotici (41% vs 27%, p < 0,001). Specificatamente tra le ondate si è ridotta la prescrizione di macrolidi (25% vs 15%, p < 0,001) e fluorochinoloni (4% vs 2%, p < 0,001) ed è aumentato l’utilizzo di betalattamici (1% vs 15%, p < 0,05). Stratificando le prescrizioni in base alla gravità dei sintomi emerge che antibiotici, cortisone, eparina e ossigeno vengono prescritti più frequentemente nei pazienti con forme severe e il loro utilizzo in questi pazienti aumenta significativamente dalla prima ondata a quelle successive. Conclusioni Le scelte farmacologiche compiute dai MMG della provincia di Modena sono cambiate in modo significativo tra la prima ondata e quelle successive anche in seguito alla diffusione delle prime linee guida ufficiali sulla corretta gestione territoriale dell’infezione da SARS-CoV-2. Questo evidenzia come la medicina territoriale sia recettiva e capace di adattare rapidamente le proprie risposte alla pandemia in modo corretto e coerente con le evidenze man mano disponibili e sottolinea l’importanza di interventi di supporto da parte della direzione delle Cure Primarie da svolgere sempre più in collaborazione con i MMG.Pubblicazioni consigliate
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