L’offerta di lavoro delle donne sposate è sensibile alla presenza di figli, e in particolare alla presenza di figli di età inferiore ai tre anni. La distribuzione regionale dei servizi pubblici all’infanzia rivolti ai bambini di età inferiore ai 3 anni in Italia è relativamente bassa e moltodifferenziata fra le diverse regioni (in media circa il 5% dei bambini di età inferiore ai 3 anni frequentano nidi pubblici, oltre il 20% in media nella regione Emilia Romagna). La graduatoria per l’accesso ai servizi pubblici all’infanzia e per stabilire la relativa tariffa viene stabilita sulla base di criteri non uniformi a livello nazionale. Una tendenza all’uniformità dei criteri di selezione può essere fornita dall’utilizzo a questo fine dell’Indicatore sulla Situazione Economica (ISE). Nelpresente lavoro si analizza l’impatto dell’introduzione dell’ISE per l’accesso ai servizi e per la diversificazione della contribuzione richiesta all’utenza, verificando in particolare l’effettosulla partecipazione al mercato del lavoro delle donne. Una prima fase della ricerca ha come riferimento territoriale il livello comunale: utilizzando una banca dati resa disponibile da parte del Comune di Modena che ha adottato nel 2000 l’ISE per l’ammissione dei bambini ai nidi pubblici, si verificano gli effetti della sua introduzione analizzando le caratteristiche sociodemografiche delle famiglie escluse o ammesse a tariffe elevate ai nidi pubblici con l’introduzione dell’ISE e confrontando i risultati dell’uso dell’ISE con i precedenti criteri di selezione, con particolare riguardo alla condizione socio-economica della madre. Si simula quindi l’effetto di un’estensione suscala nazionale dell’introduzione dell’ISE per l’accesso e la contribuzione richiesta relativamente ai nidi, sull’offerta di lavoro delle madri utilizzando microdati disponibili a livello nazionale(l’indagine sui bilanci delle famiglie italiane della Banca d’Italia riferita al 1998), il modello di microsimulazione messo a punto da un gruppo di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna e Prometeia, e introducendo nell’analisi l’impatto sul reddito esteso.
Addabbo, T. e F., Olivier. "Offerta di lavoro e servizi all’infanzia in Italia l’effetto dell’introduzione dell’ISE" Working paper, MATERIALI DI DISCUSSIONE, Materiali di Discussione del Dipartimento di Economia PoliticaUniversita' di Modena e Reggio Emilia, 2001.
Offerta di lavoro e servizi all’infanzia in Italia l’effetto dell’introduzione dell’ISE
Addabbo, T.;
2001
Abstract
L’offerta di lavoro delle donne sposate è sensibile alla presenza di figli, e in particolare alla presenza di figli di età inferiore ai tre anni. La distribuzione regionale dei servizi pubblici all’infanzia rivolti ai bambini di età inferiore ai 3 anni in Italia è relativamente bassa e moltodifferenziata fra le diverse regioni (in media circa il 5% dei bambini di età inferiore ai 3 anni frequentano nidi pubblici, oltre il 20% in media nella regione Emilia Romagna). La graduatoria per l’accesso ai servizi pubblici all’infanzia e per stabilire la relativa tariffa viene stabilita sulla base di criteri non uniformi a livello nazionale. Una tendenza all’uniformità dei criteri di selezione può essere fornita dall’utilizzo a questo fine dell’Indicatore sulla Situazione Economica (ISE). Nelpresente lavoro si analizza l’impatto dell’introduzione dell’ISE per l’accesso ai servizi e per la diversificazione della contribuzione richiesta all’utenza, verificando in particolare l’effettosulla partecipazione al mercato del lavoro delle donne. Una prima fase della ricerca ha come riferimento territoriale il livello comunale: utilizzando una banca dati resa disponibile da parte del Comune di Modena che ha adottato nel 2000 l’ISE per l’ammissione dei bambini ai nidi pubblici, si verificano gli effetti della sua introduzione analizzando le caratteristiche sociodemografiche delle famiglie escluse o ammesse a tariffe elevate ai nidi pubblici con l’introduzione dell’ISE e confrontando i risultati dell’uso dell’ISE con i precedenti criteri di selezione, con particolare riguardo alla condizione socio-economica della madre. Si simula quindi l’effetto di un’estensione suscala nazionale dell’introduzione dell’ISE per l’accesso e la contribuzione richiesta relativamente ai nidi, sull’offerta di lavoro delle madri utilizzando microdati disponibili a livello nazionale(l’indagine sui bilanci delle famiglie italiane della Banca d’Italia riferita al 1998), il modello di microsimulazione messo a punto da un gruppo di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna e Prometeia, e introducendo nell’analisi l’impatto sul reddito esteso.File | Dimensione | Formato | |
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