Il contributo si propone di fare chiarezza sulla esperienza e sulle prospettive di sviluppo del c.d. smart working o lavoro agile presso le pubbliche amministrazioni. Centrale, da questo punto di vista, è lo sforzo definitorio che è imprescindibile per inquadrare correttamente il fenomeno che è esploso sotto i nostri occhi nel pieno della emergenza sanitaria. Questo sia rispetto alla concezione manageriale che ispira questa fortunata formula, presto entrata nel linguaggio comune, sia in considerazione degli stringenti vincoli normativi che differenziano nettamente lo smart working dal semplice lavoro domiciliare. Ricostruiti il quadro legale vigente e le esperienze di lavoro agile avviate nel settore pubblico prima della pandemia, il contributo si fa poi carico di mettere a fuoco e valutare quanto è di fatto successo durante l’emergenza sanitaria in modo da inquadrare le principali criticità e soprattutto le prospettive evolutive che possono ora indirizzarsi su binari ragionevoli e condivisi seguendo le indicazioni contenute in materia nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale sottoscritto lo scorso marzo dal Presidente del Consiglio, dal Ministro per la pubblica amministrazione e dai segretari delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Brunetta, Renato e Michele, Tiraboschi. "Il lavoro agile o smart working nella pubblica amministrazione: prospettive e criticità" Working paper, WORKING PAPER ADAPT, ADAPT University Press, 2021.
Il lavoro agile o smart working nella pubblica amministrazione: prospettive e criticità
Tiraboschi, Michele
2021
Abstract
Il contributo si propone di fare chiarezza sulla esperienza e sulle prospettive di sviluppo del c.d. smart working o lavoro agile presso le pubbliche amministrazioni. Centrale, da questo punto di vista, è lo sforzo definitorio che è imprescindibile per inquadrare correttamente il fenomeno che è esploso sotto i nostri occhi nel pieno della emergenza sanitaria. Questo sia rispetto alla concezione manageriale che ispira questa fortunata formula, presto entrata nel linguaggio comune, sia in considerazione degli stringenti vincoli normativi che differenziano nettamente lo smart working dal semplice lavoro domiciliare. Ricostruiti il quadro legale vigente e le esperienze di lavoro agile avviate nel settore pubblico prima della pandemia, il contributo si fa poi carico di mettere a fuoco e valutare quanto è di fatto successo durante l’emergenza sanitaria in modo da inquadrare le principali criticità e soprattutto le prospettive evolutive che possono ora indirizzarsi su binari ragionevoli e condivisi seguendo le indicazioni contenute in materia nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale sottoscritto lo scorso marzo dal Presidente del Consiglio, dal Ministro per la pubblica amministrazione e dai segretari delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.File | Dimensione | Formato | |
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