Over the second half of the 15th and the beginnings of the 16th century, the Florentine intellectual Francesco Alfani lived between the Este court of Ferrara (from where he was banished in 1485 ca, after a sex scandal) and Florence, under the Medici and then during the Republic. Thanks to a series of unpublished or unknown sources, the article offers a preliminary profile of Alfani. Neglected by scholars, his figure deserves further research because of his biography as much as for his literary production, characterized by a remarkable variety of literary genres and cultural influences. In addition to the ‘volgarizzamento’ of the Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (entitled Le antiquità della alma Roma) and a series of love poems, the contribution underlines the importance of the MS Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.XI.45, which contains a number of Alfani’s letters and poems, his vernacular translation of Lucian of Samosata’s dialogue between Minos, Alexander, Hannibal and Scipio, and a so far unknown copy of Lorenzo the Magnificent’s Ambra (Descriptio hiemis). ==== Francesco Alfani, intellettuale fiorentino vissuto tra la seconda metà del XV e gli inizi del XVI secolo, fu attivo prima presso la corte di Ferrara (dalla quale fu allontanato intorno al 1485, in seguito a uno scandalo sessuale) e poi nella Firenze medicea e repubblicana. Grazie al reperimento di una serie di notizie inedite o ignote, l’articolo propone una prima ricognizione della vita e delle opere di questo personaggio trascurato dalla critica, ma meritevole di studio sia per la sua vicenda biografica sia per la sua produzione letteraria, caratterizzata da una notevole apertura a generi e influenze culturali molteplici. Insieme al volgarizzamento del Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (intitolato Le antiquità della alma Roma) e a una serie di poesie d’amore, si segnala il codice I.XI.45 della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, che insieme a varie lettere e componimenti poetici (latini e volgari) di Alfani, riporta un suo volgarizzamento, in terzine, del dialogo di Luciano di Samosata tra Minosse, Alessandro, Annibale e Scipione, e un testimone finora ignoto dell’Ambra (Descriptio hiemis) di Lorenzo il Magnifico.
Tra Ferrara e Firenze. Per un profilo di Francesco Alfani volgarizzatore e poeta / Lodone, Michele. - In: MEDIOEVO E RINASCIMENTO. - ISSN 0394-7858. - 29:(2018), pp. 147-158.
Tra Ferrara e Firenze. Per un profilo di Francesco Alfani volgarizzatore e poeta
Michele Lodone
2018
Abstract
Over the second half of the 15th and the beginnings of the 16th century, the Florentine intellectual Francesco Alfani lived between the Este court of Ferrara (from where he was banished in 1485 ca, after a sex scandal) and Florence, under the Medici and then during the Republic. Thanks to a series of unpublished or unknown sources, the article offers a preliminary profile of Alfani. Neglected by scholars, his figure deserves further research because of his biography as much as for his literary production, characterized by a remarkable variety of literary genres and cultural influences. In addition to the ‘volgarizzamento’ of the Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (entitled Le antiquità della alma Roma) and a series of love poems, the contribution underlines the importance of the MS Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.XI.45, which contains a number of Alfani’s letters and poems, his vernacular translation of Lucian of Samosata’s dialogue between Minos, Alexander, Hannibal and Scipio, and a so far unknown copy of Lorenzo the Magnificent’s Ambra (Descriptio hiemis). ==== Francesco Alfani, intellettuale fiorentino vissuto tra la seconda metà del XV e gli inizi del XVI secolo, fu attivo prima presso la corte di Ferrara (dalla quale fu allontanato intorno al 1485, in seguito a uno scandalo sessuale) e poi nella Firenze medicea e repubblicana. Grazie al reperimento di una serie di notizie inedite o ignote, l’articolo propone una prima ricognizione della vita e delle opere di questo personaggio trascurato dalla critica, ma meritevole di studio sia per la sua vicenda biografica sia per la sua produzione letteraria, caratterizzata da una notevole apertura a generi e influenze culturali molteplici. Insieme al volgarizzamento del Tractatus de rebus antiquis et situ urbis Romae (intitolato Le antiquità della alma Roma) e a una serie di poesie d’amore, si segnala il codice I.XI.45 della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, che insieme a varie lettere e componimenti poetici (latini e volgari) di Alfani, riporta un suo volgarizzamento, in terzine, del dialogo di Luciano di Samosata tra Minosse, Alessandro, Annibale e Scipione, e un testimone finora ignoto dell’Ambra (Descriptio hiemis) di Lorenzo il Magnifico.File | Dimensione | Formato | |
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