La relazione ricostruisce la connessione tra progresso tecnologico e i due diritti all'identità personale e alla privacy, partendo dalla genesi di queste situazioni soggettive per seguirne diacronicamente l'evoluzione, fino a soffermarsi sull'attuale normativa europea e nazionale. In particolare, l'analisi dell'autore porta a formulare alcune critiche alla struttura del GDPR, che, se può talora offrire una tutela inadeguata nei rapporti tra titolare del trattamento e interessato, di certo, e in modo assai più sistematico, rivela tutta la sua debolezza al cospetto dei big data e della loro elaborazione algoritmica, soprattutto da parte delle cd. Big Tech, che hanno ormai assunto, grazie ai dati in loro possesso, un potere che consente loro di trattare con Stati sovrani come loro pari. A tal fine, il saggio indica alcune possibili soluzioni, sia de jure condito, come il ricorso alla normativa antitrust e consumeristica, sia de jure condendo, come una più completa attuazione dell'art. 80 del GDPR e le proposte di regolamento presentate dalla Commissione nell'ambito della Strategia Europea dei Dati.
Identità digitale e tutela della privacy / Scagliarini, Simone. - (2022), pp. 335-371. (Intervento presentato al convegno Il diritto costituzionale e le sfide dell'innovazione tecnologica tenutosi a Genova nel 18-19 giugno 2021).
Identità digitale e tutela della privacy
SCAGLIARINI, Simone
2022
Abstract
La relazione ricostruisce la connessione tra progresso tecnologico e i due diritti all'identità personale e alla privacy, partendo dalla genesi di queste situazioni soggettive per seguirne diacronicamente l'evoluzione, fino a soffermarsi sull'attuale normativa europea e nazionale. In particolare, l'analisi dell'autore porta a formulare alcune critiche alla struttura del GDPR, che, se può talora offrire una tutela inadeguata nei rapporti tra titolare del trattamento e interessato, di certo, e in modo assai più sistematico, rivela tutta la sua debolezza al cospetto dei big data e della loro elaborazione algoritmica, soprattutto da parte delle cd. Big Tech, che hanno ormai assunto, grazie ai dati in loro possesso, un potere che consente loro di trattare con Stati sovrani come loro pari. A tal fine, il saggio indica alcune possibili soluzioni, sia de jure condito, come il ricorso alla normativa antitrust e consumeristica, sia de jure condendo, come una più completa attuazione dell'art. 80 del GDPR e le proposte di regolamento presentate dalla Commissione nell'ambito della Strategia Europea dei Dati.File | Dimensione | Formato | |
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