Questo capitolo analizza il legame tra finanza e sviluppo economico dell’Italia tra l’Unità nazionale e la prima guerra mondiale. Gli studi sia di economia che di storia economica che analizzano il legame tra settore bancario e sviluppo economico si focalizzano o sul ruolo delle istituzioni finanziarie nazionali o su quello dei movimenti internazionali di capitale. Ad essi si è aggiunto di recente un filone di ricerca che si concentra sul ruolo delle rimesse degli emigrati nel sostenere l’accumulazione di capitale e la crescita economica. Tuttavia, pochissimi lavori hanno cercato di connettere tra loro tutte queste componenti e di misurarne l’importanza relativa. Grazie alla disponibilità di serie storiche ragionevolmente lunghe, si fa uso di un modello autoregressivo vettoriale (VAR) che esprime ogni variabile economica e finanziaria come funzione lineare dei propri valori passati, considerando i valori di tutte le altre variabili. I risultati suggeriscono che gli investimenti sono stati alimentati da una pluralità di fonti di finanziamento – capitale estero, risparmio nazionale, rimesse degli emigrati – in contrasto con quanto comunemente sostenuto in letteratura, che ha posto l’accento ora su una e ora su un’altra di esse. L’implicazione di questa scoperta è che l’Italia a quel tempo era probabilmente un paese meno arretrato di quanto comunemente ritenuto. Va rimarcato l’impatto rilevante delle rimesse sul finanziamento degli investimenti nel periodo esaminato. Questo risultato è originale e sottolinea un punto largamente trascurato dalla letteratura.
Finanza e sviluppo economico in Italia, 1870-1913 / Incerpi, A.; Pistoresi, B.; Rinaldi, A.. - (2022), pp. 38-66.
Finanza e sviluppo economico in Italia, 1870-1913
Pistoresi, B.;Rinaldi, A.
2022
Abstract
Questo capitolo analizza il legame tra finanza e sviluppo economico dell’Italia tra l’Unità nazionale e la prima guerra mondiale. Gli studi sia di economia che di storia economica che analizzano il legame tra settore bancario e sviluppo economico si focalizzano o sul ruolo delle istituzioni finanziarie nazionali o su quello dei movimenti internazionali di capitale. Ad essi si è aggiunto di recente un filone di ricerca che si concentra sul ruolo delle rimesse degli emigrati nel sostenere l’accumulazione di capitale e la crescita economica. Tuttavia, pochissimi lavori hanno cercato di connettere tra loro tutte queste componenti e di misurarne l’importanza relativa. Grazie alla disponibilità di serie storiche ragionevolmente lunghe, si fa uso di un modello autoregressivo vettoriale (VAR) che esprime ogni variabile economica e finanziaria come funzione lineare dei propri valori passati, considerando i valori di tutte le altre variabili. I risultati suggeriscono che gli investimenti sono stati alimentati da una pluralità di fonti di finanziamento – capitale estero, risparmio nazionale, rimesse degli emigrati – in contrasto con quanto comunemente sostenuto in letteratura, che ha posto l’accento ora su una e ora su un’altra di esse. L’implicazione di questa scoperta è che l’Italia a quel tempo era probabilmente un paese meno arretrato di quanto comunemente ritenuto. Va rimarcato l’impatto rilevante delle rimesse sul finanziamento degli investimenti nel periodo esaminato. Questo risultato è originale e sottolinea un punto largamente trascurato dalla letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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