Il contributo affronta il tema della compatibilità dei limiti di accesso alle misure assistenziali per gli stranieri extracomunitari con le posizioni espresse dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia di parità di trattamento nell’accesso alle prestazioni di sicurezza sociale, in special modo con riferimento alle prestazioni assistenziali che rientrano tra le misure per le quali vige l’obbligo di coordinamento comunitario. L’Agenda 2030, infatti, prevede l’impegno degli Stati ad “assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate a tale proposito” (Goal 10.3), ed è in quest’ottica che appare opportuno valutare le politiche sociali italiane. Attraverso la ricostruzione delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali, specialmente a seguito delle oscillazioni della Corte costituzionale in materia, si delinea un quadro chiaramente diretto verso un’interpretazione del diritto interno costituzionalmente e comunitariamente orientata basata sul preminente valore solidaristico delle misure assistenziali, che si evince dal combinato disposto degli artt. 2, 3 e 38 Cost.
L’accesso degli stranieri extra-UE alle prestazioni di assistenza sociale / Caracciolo, A.. - (2020), pp. 191-204.
L’accesso degli stranieri extra-UE alle prestazioni di assistenza sociale
A. Caracciolo
2020
Abstract
Il contributo affronta il tema della compatibilità dei limiti di accesso alle misure assistenziali per gli stranieri extracomunitari con le posizioni espresse dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in materia di parità di trattamento nell’accesso alle prestazioni di sicurezza sociale, in special modo con riferimento alle prestazioni assistenziali che rientrano tra le misure per le quali vige l’obbligo di coordinamento comunitario. L’Agenda 2030, infatti, prevede l’impegno degli Stati ad “assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate a tale proposito” (Goal 10.3), ed è in quest’ottica che appare opportuno valutare le politiche sociali italiane. Attraverso la ricostruzione delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali, specialmente a seguito delle oscillazioni della Corte costituzionale in materia, si delinea un quadro chiaramente diretto verso un’interpretazione del diritto interno costituzionalmente e comunitariamente orientata basata sul preminente valore solidaristico delle misure assistenziali, che si evince dal combinato disposto degli artt. 2, 3 e 38 Cost.File | Dimensione | Formato | |
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