Secondo René Girard, la struttura del desiderio è triangolare: lungi dall’essere il frutto della spontaneità e della libertà individuale, il desiderio è mimetico, ossia anch’esso determinato dall’innata propensione umana all’imitazione dell’Altro, mentre il conflitto – che si prefigura come l’elemento narrativo per eccellenza utilizzato in Occidente per coinvolgere il pubblico – nasce sempre dal desiderio, non viceversa. L’articolo prende in considerazione la quadrilogia dell’Amica geniale di Elena Ferrante delineando un’ipotesi – evidentemente non esaustiva – circa l’evoluzione della geometria girardiana del desiderio nelle strategie narrative del cosiddetto global novel. Il trionfo dell’isomorfismo e lo sconfinamento identitario, caratteristiche endemiche delle società globalizzate, sembrano trasporsi a livello letterario in una mediazione interna, dove soggetto e modello si contaminano producendo doppi seriali – in cui non è più possibile differenziare gli uni dagli altri a causa della reciprocità dei rapporti mimetici – e, al pari dell’identità, l’oggetto desiderato è sempre più latitante.
Il conflitto mimetico nel global novel / Conti, Valentina. - In: COMPARATISMI. - ISSN 2531-7547. - 6(2021), pp. 111-127.
Il conflitto mimetico nel global novel
Valentina Conti
2021
Abstract
Secondo René Girard, la struttura del desiderio è triangolare: lungi dall’essere il frutto della spontaneità e della libertà individuale, il desiderio è mimetico, ossia anch’esso determinato dall’innata propensione umana all’imitazione dell’Altro, mentre il conflitto – che si prefigura come l’elemento narrativo per eccellenza utilizzato in Occidente per coinvolgere il pubblico – nasce sempre dal desiderio, non viceversa. L’articolo prende in considerazione la quadrilogia dell’Amica geniale di Elena Ferrante delineando un’ipotesi – evidentemente non esaustiva – circa l’evoluzione della geometria girardiana del desiderio nelle strategie narrative del cosiddetto global novel. Il trionfo dell’isomorfismo e lo sconfinamento identitario, caratteristiche endemiche delle società globalizzate, sembrano trasporsi a livello letterario in una mediazione interna, dove soggetto e modello si contaminano producendo doppi seriali – in cui non è più possibile differenziare gli uni dagli altri a causa della reciprocità dei rapporti mimetici – e, al pari dell’identità, l’oggetto desiderato è sempre più latitante.File | Dimensione | Formato | |
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