Bisogni formativi e competenze per la manifattura in Emilia-Romagna (Progetto COME) Soggetto proponente e partenariato Il progetto è rivolto ad un selezionato numero di studenti laureati e studenti post-doc che saranno impegnati in un percorso formativo dedicato all’analisi della domanda e dell’offerta di competenze per il tessuto produttivo manifatturiero della Regione Emilia-Romagna. Il proponente del progetto è EmilaLab – Economic Research Laboratory, un centro di ricerca congiunto dei quattro Dipartimenti di Economia delle Università di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma, costituitosi nel luglio 2014, che coordinerà il percorso di formazione e l'interazione con regione Emilia-Romagna, imprese, università, scuole e tecnopoli. Il partenariato è arricchito da una associazione di produttori (UCIMA, Unione dei Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) e da nove imprese che forniranno il loro contributo attivo alla ricerca: i) CNH Italia Spa; ii) Ducati Motor Holding Spa; iii) Fresenius HemoCare Italia Srl; iv) GEA – Procomac Spa; v) Italgraniti Group SPA; vi) Lean Srl; vii) Sygest Srl; viii) Tellure Rota Spa; ix) Marposs Spa. Obiettivi del progetto Il progetto di ricerca muove dalla consapevolezza che le principali economie occidentali siano in una fase di radicale cambiamento strutturale circa la loro dimensione economica e sociale e ambientale. In particolare, le profonde interconnessioni tra apertura dei mercati e mutamenti tecnologici (intesi questi ultimi tanto nell’accezione di "seconda età delle macchine" quanto in quella di affermazione di "Industria 4.0") hanno cambiato radicalmente il modo di produrre e di organizzare il lavoro, modificando di conseguenza le capacità e le competenze necessarie alle imprese e le conseguenti domande al sistema formativo. Questo progetto, riferendosi al contesto manifatturiero della Regione Emilia-Romagna analizza proprio questi due aspetti principali: 1. l'analisi dei fabbisogni formativi da parte delle imprese manifatturiere della regione Emilia-Romagna: rispetto alle spesso imprecise metodologie di rilevazione dei fabbisogni tradizionali (le interviste in profondità alle imprese, con il rischio di ottenere informazioni sistematicamente distorte, sia sul livello sia, soprattutto, sulla composizione della domanda), il progetto intende adottare metodologie più innovative, come ad esempio lo studio degli archivi di tipo LEED (linked employer employee data base) oppure la ricostruzione, attraverso dati aziendali, della serie storica dell’occupazione e del turnover per tipologia di mansione e qualifica, insieme all’analisi delle caratteristiche sociodemografiche dei lavoratori occupati e in mobilità; 2. l'analisi dell’offerta formativa secondaria e terziaria, in relazione ai fabbisogni espressi dalle imprese, con l’obiettivo di comprendere – date le esigenze formative di carattere generale e le esigenze di domanda “addizionale” formulate dalle imprese – di comprendere se e in che misura la formazione secondaria e terziaria interpreti correttamente i bisogni di competenze e di abilità professionali espresso dal tessuto industriale. Anche in questo caso, risulta centrale l’analisi dei flussi: esiti occupazionali di diplomati, di periti, di tecnici superiori e di laureati di primo e secondo livello. Una seconda prospettiva che scaturisce da questa linea di ricerca è la capacità del settore formativo locale di produrre intelligenza innovativa, Quindi non solo la capacità di soddisfare la domanda corrente delle imprese locali, ma di determinare nuova occupazione e impresa. Rispetto ad entrambi gli ambiti di ricerca, il percorso formativo prevede una forte interazione con le imprese partner, con gli istituti tecnici e professionali, gli ITS, le università (Dipartimenti di Economia, ai Dipartimenti di ingegneria, Dipartimenti di Scienze, ecc.). Impianto del progetto e ambiti di ricerca L’impianto generale del progetto è il seguente: 1. Costituzione del gruppo di partenariato guidato da EmiliaLab; 2. Selezione dei candidati per il periodo di formazione e per il successivo inserimento lavorativo in impresa; 3. Interazione con le imprese coinvolte nella partnership: creazione di un tavolo permanente di lavoro congiunto dedicato alla realtà produttiva regionale e all'analisi di domanda e offerta di formazione e competenze; 4. Implementazione della prima parte del percorso formativo: a. analisi della letteratura internazionale sui sistemi formativi (stima dei fabbisogni e nuovi lavori); b. analisi preliminare del sistema formativo regionale: istituti di formazione secondaria, ITS, dei Tecnopoli e dei Dipartimenti universitari in relazione alle necessità del sistema manifatturiero locale; c. analisi preliminare della domanda di competenze del sistema produttivo regionale; d. analisi degli sbocchi occupazionali complessivi, per settore e area di prima occupazione. (ad esempio, verificando i risultati di alcuni studi, risulterebbe non banale dimostrare che il settore sanitario assorbe più ingegneri che medici) 5. Confronto con i policymaker (livello locale e/o regionale). 6. Approfondimento dell'analisi e completamento del percorso formativo: a. interviste a testimoni privilegiati (imprese e istituzioni formative); b. analisi dei dati sulle imprese derivanti da archivi amministrativi (INPS, INAIL, Uffici del lavoro, ecc.); c. analisi delle istituzioni formative secondarie e degli ITS (esiti occupazionali di diplomati, periti e tecnici superiori); d. analisi delle istituzioni formative terziarie (esiti occupazionali di laureati dei corsi di studio e dei Tecnopoli). 7. Presentazione dei risultati del percorso di formazione. 8. Presentazione della proposta di follow-up: sviluppo della partnership attivata in questo progetto in una rete di competenze politecniche regionali che coinvolga in modo continuativo i dipartimenti universitari, le imprese, le istituzioni. Rispetto a questo impianto generale, sono poi previsti otto ambiti di ricerca. Le tematiche di ciascuno degli ambiti considerati sarà approfondito da una risorsa dedicata di livello post-doc. Tutte le attività svolte saranno coordinate da EmiliaLab, che garantirà la stretta collaborazione tra tutti gli ambiti di ricerca del progetto: 1. La formazione per la nuova industria nelle scuole tecniche e professionali e negli ITS in Emilia Romagna; 2. La formazione terziaria per la nuova industria negli atenei dell’Emilia-Romagna: le aree tecnologica e scientifica; 3. La formazione terziaria per la nuova industria negli Atenei Emiliani: le aree umanistiche e sociali; 4. I bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria – Analisi su un campione di imprese in Emilia-Romagna; 5. I bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna – Analisi delle fonti amministrative; 6. Il ruolo dei Tecnopoli e della rete dell’alta tecnologia e dei tecnolopoli nel soddisfare i bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna; 7. Internazionalizzazione dei processi produttivi e l'impatto sulla domanda di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna; 8. La concorrenza estera e l'impatto sulla domanda di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna. Ricadute e impatti attesi Tale progetto ha dunque effetti potenzialmente molto rilevanti per la comprensione del sistema produttivo regionale e, dunque, nella gestione delle politiche sulla formazione . L’ipotesi di fondo, infatti, è che, pur in quadro in profonda evoluzione, esistano ampi margini per offrire al tessuto sociale e produttivo percorsi formativi meglio capaci di innescare potenziali di sviluppo e crescita rispetto a quelli attualmente disponibili. In particolare, i risultati attesi sono: 1. formazione dei candidati selezionati, i quali acquisiranno una capacità di lettura della realtà industriale della regione e del sistema di offerta e domanda di competenze, da spendere successivamente presso imprese ed istituzioni. Attraverso questo canale formativo sarà dunque l'intero sistema produttivo territoriale a beneficiarne in termini di competitività, crescita e innovazione. 2. Una più precisa conoscenza dei fabbisogni formativi nuovi indotti dalla estensione e dalla diffusione del progresso tecnico, basata su strumenti di analisi potenzialmente standardizzabili e in grado di distinguere tra processi di mera sostituzione e richiesta di nuove qualificazioni. Questa maggiore conoscenza fornirebbe alle amministrazioni locali uno strumento potente per orientare i sistemi formativi, con effetti sulla qualità del capitale umano e le potenzialità di crescita dei sistemi locali. 3. Lo sviluppo di una rete permanente, di competenze condivise e memoria di metodi e risultati, tra i quattro dipartimenti di economia delle università interessate, la regione Emilia-Romagna, un numero selezionato di imprese, istituzioni e centri di ricerca. Tali obiettivi risultano funzionali all'implementazione della strategia di specializzazione intelligente, cuore delle politiche regionali. Infatti il progetto opera nella direzione di sostenere la dinamica delle specializzazioni del territorio attraverso il progressivo e completo superamento delle barriere tra ricerca e suo utilizzo. Quindi, il progetto si orienta al rafforzamento e al consolidamento della capacità innovativa dei sistemi produttivi rappresentativi dell’Emilia-Romagna. Si indirizza infine a rafforzare i sistemi industriali ad alto potenziale di crescita e portatori di innovazione sociale. Anche per le imprese del partenariato, gli impatti attesi sono importanti. Queste ultime potranno acquisire strumenti rigorosi per individuare e misurare i propri fabbisogni formativi, e, più in generale, per utilizzare in modo più efficace i dati aziendali ai fini della gestione delle risorse umane.
1) “COME (Competences for Manufacturing in Emilia-Romagna) Statistiche per il mercato del lavoro” / Giovannetti, Enrico. - (2018). (Intervento presentato al convegno 13a Conferenza Nazionale di Statistica, tenutosi a Roma nel 4 luglio 2018).
1) “COME (Competences for Manufacturing in Emilia-Romagna) Statistiche per il mercato del lavoro”
Enrico Giovannetti
2018
Abstract
Bisogni formativi e competenze per la manifattura in Emilia-Romagna (Progetto COME) Soggetto proponente e partenariato Il progetto è rivolto ad un selezionato numero di studenti laureati e studenti post-doc che saranno impegnati in un percorso formativo dedicato all’analisi della domanda e dell’offerta di competenze per il tessuto produttivo manifatturiero della Regione Emilia-Romagna. Il proponente del progetto è EmilaLab – Economic Research Laboratory, un centro di ricerca congiunto dei quattro Dipartimenti di Economia delle Università di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma, costituitosi nel luglio 2014, che coordinerà il percorso di formazione e l'interazione con regione Emilia-Romagna, imprese, università, scuole e tecnopoli. Il partenariato è arricchito da una associazione di produttori (UCIMA, Unione dei Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio) e da nove imprese che forniranno il loro contributo attivo alla ricerca: i) CNH Italia Spa; ii) Ducati Motor Holding Spa; iii) Fresenius HemoCare Italia Srl; iv) GEA – Procomac Spa; v) Italgraniti Group SPA; vi) Lean Srl; vii) Sygest Srl; viii) Tellure Rota Spa; ix) Marposs Spa. Obiettivi del progetto Il progetto di ricerca muove dalla consapevolezza che le principali economie occidentali siano in una fase di radicale cambiamento strutturale circa la loro dimensione economica e sociale e ambientale. In particolare, le profonde interconnessioni tra apertura dei mercati e mutamenti tecnologici (intesi questi ultimi tanto nell’accezione di "seconda età delle macchine" quanto in quella di affermazione di "Industria 4.0") hanno cambiato radicalmente il modo di produrre e di organizzare il lavoro, modificando di conseguenza le capacità e le competenze necessarie alle imprese e le conseguenti domande al sistema formativo. Questo progetto, riferendosi al contesto manifatturiero della Regione Emilia-Romagna analizza proprio questi due aspetti principali: 1. l'analisi dei fabbisogni formativi da parte delle imprese manifatturiere della regione Emilia-Romagna: rispetto alle spesso imprecise metodologie di rilevazione dei fabbisogni tradizionali (le interviste in profondità alle imprese, con il rischio di ottenere informazioni sistematicamente distorte, sia sul livello sia, soprattutto, sulla composizione della domanda), il progetto intende adottare metodologie più innovative, come ad esempio lo studio degli archivi di tipo LEED (linked employer employee data base) oppure la ricostruzione, attraverso dati aziendali, della serie storica dell’occupazione e del turnover per tipologia di mansione e qualifica, insieme all’analisi delle caratteristiche sociodemografiche dei lavoratori occupati e in mobilità; 2. l'analisi dell’offerta formativa secondaria e terziaria, in relazione ai fabbisogni espressi dalle imprese, con l’obiettivo di comprendere – date le esigenze formative di carattere generale e le esigenze di domanda “addizionale” formulate dalle imprese – di comprendere se e in che misura la formazione secondaria e terziaria interpreti correttamente i bisogni di competenze e di abilità professionali espresso dal tessuto industriale. Anche in questo caso, risulta centrale l’analisi dei flussi: esiti occupazionali di diplomati, di periti, di tecnici superiori e di laureati di primo e secondo livello. Una seconda prospettiva che scaturisce da questa linea di ricerca è la capacità del settore formativo locale di produrre intelligenza innovativa, Quindi non solo la capacità di soddisfare la domanda corrente delle imprese locali, ma di determinare nuova occupazione e impresa. Rispetto ad entrambi gli ambiti di ricerca, il percorso formativo prevede una forte interazione con le imprese partner, con gli istituti tecnici e professionali, gli ITS, le università (Dipartimenti di Economia, ai Dipartimenti di ingegneria, Dipartimenti di Scienze, ecc.). Impianto del progetto e ambiti di ricerca L’impianto generale del progetto è il seguente: 1. Costituzione del gruppo di partenariato guidato da EmiliaLab; 2. Selezione dei candidati per il periodo di formazione e per il successivo inserimento lavorativo in impresa; 3. Interazione con le imprese coinvolte nella partnership: creazione di un tavolo permanente di lavoro congiunto dedicato alla realtà produttiva regionale e all'analisi di domanda e offerta di formazione e competenze; 4. Implementazione della prima parte del percorso formativo: a. analisi della letteratura internazionale sui sistemi formativi (stima dei fabbisogni e nuovi lavori); b. analisi preliminare del sistema formativo regionale: istituti di formazione secondaria, ITS, dei Tecnopoli e dei Dipartimenti universitari in relazione alle necessità del sistema manifatturiero locale; c. analisi preliminare della domanda di competenze del sistema produttivo regionale; d. analisi degli sbocchi occupazionali complessivi, per settore e area di prima occupazione. (ad esempio, verificando i risultati di alcuni studi, risulterebbe non banale dimostrare che il settore sanitario assorbe più ingegneri che medici) 5. Confronto con i policymaker (livello locale e/o regionale). 6. Approfondimento dell'analisi e completamento del percorso formativo: a. interviste a testimoni privilegiati (imprese e istituzioni formative); b. analisi dei dati sulle imprese derivanti da archivi amministrativi (INPS, INAIL, Uffici del lavoro, ecc.); c. analisi delle istituzioni formative secondarie e degli ITS (esiti occupazionali di diplomati, periti e tecnici superiori); d. analisi delle istituzioni formative terziarie (esiti occupazionali di laureati dei corsi di studio e dei Tecnopoli). 7. Presentazione dei risultati del percorso di formazione. 8. Presentazione della proposta di follow-up: sviluppo della partnership attivata in questo progetto in una rete di competenze politecniche regionali che coinvolga in modo continuativo i dipartimenti universitari, le imprese, le istituzioni. Rispetto a questo impianto generale, sono poi previsti otto ambiti di ricerca. Le tematiche di ciascuno degli ambiti considerati sarà approfondito da una risorsa dedicata di livello post-doc. Tutte le attività svolte saranno coordinate da EmiliaLab, che garantirà la stretta collaborazione tra tutti gli ambiti di ricerca del progetto: 1. La formazione per la nuova industria nelle scuole tecniche e professionali e negli ITS in Emilia Romagna; 2. La formazione terziaria per la nuova industria negli atenei dell’Emilia-Romagna: le aree tecnologica e scientifica; 3. La formazione terziaria per la nuova industria negli Atenei Emiliani: le aree umanistiche e sociali; 4. I bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria – Analisi su un campione di imprese in Emilia-Romagna; 5. I bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna – Analisi delle fonti amministrative; 6. Il ruolo dei Tecnopoli e della rete dell’alta tecnologia e dei tecnolopoli nel soddisfare i bisogni di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna; 7. Internazionalizzazione dei processi produttivi e l'impatto sulla domanda di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna; 8. La concorrenza estera e l'impatto sulla domanda di competenze e abilità professionali delle imprese manifatturiere nella nuova industria in Emilia Romagna. Ricadute e impatti attesi Tale progetto ha dunque effetti potenzialmente molto rilevanti per la comprensione del sistema produttivo regionale e, dunque, nella gestione delle politiche sulla formazione . L’ipotesi di fondo, infatti, è che, pur in quadro in profonda evoluzione, esistano ampi margini per offrire al tessuto sociale e produttivo percorsi formativi meglio capaci di innescare potenziali di sviluppo e crescita rispetto a quelli attualmente disponibili. In particolare, i risultati attesi sono: 1. formazione dei candidati selezionati, i quali acquisiranno una capacità di lettura della realtà industriale della regione e del sistema di offerta e domanda di competenze, da spendere successivamente presso imprese ed istituzioni. Attraverso questo canale formativo sarà dunque l'intero sistema produttivo territoriale a beneficiarne in termini di competitività, crescita e innovazione. 2. Una più precisa conoscenza dei fabbisogni formativi nuovi indotti dalla estensione e dalla diffusione del progresso tecnico, basata su strumenti di analisi potenzialmente standardizzabili e in grado di distinguere tra processi di mera sostituzione e richiesta di nuove qualificazioni. Questa maggiore conoscenza fornirebbe alle amministrazioni locali uno strumento potente per orientare i sistemi formativi, con effetti sulla qualità del capitale umano e le potenzialità di crescita dei sistemi locali. 3. Lo sviluppo di una rete permanente, di competenze condivise e memoria di metodi e risultati, tra i quattro dipartimenti di economia delle università interessate, la regione Emilia-Romagna, un numero selezionato di imprese, istituzioni e centri di ricerca. Tali obiettivi risultano funzionali all'implementazione della strategia di specializzazione intelligente, cuore delle politiche regionali. Infatti il progetto opera nella direzione di sostenere la dinamica delle specializzazioni del territorio attraverso il progressivo e completo superamento delle barriere tra ricerca e suo utilizzo. Quindi, il progetto si orienta al rafforzamento e al consolidamento della capacità innovativa dei sistemi produttivi rappresentativi dell’Emilia-Romagna. Si indirizza infine a rafforzare i sistemi industriali ad alto potenziale di crescita e portatori di innovazione sociale. Anche per le imprese del partenariato, gli impatti attesi sono importanti. Queste ultime potranno acquisire strumenti rigorosi per individuare e misurare i propri fabbisogni formativi, e, più in generale, per utilizzare in modo più efficace i dati aziendali ai fini della gestione delle risorse umane.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Slide presentate alla 13a Conferenza di Statistica, Roma 4-6 Luglio 2018
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