Partendo dal presupposto della necessità di distinguere tra telelavoro, smart work e lavoro agile (figure senz'altro contigue, ma differenti), l'autore analizza l'impatto giuridico del lavoro da remoto determinato dalla pandemia da Covid-19. Con riguardo ad uno scenario post-pandemico, inoltre, si esaminano quali possano essere le prospettive regolativo-applicative del lavoro a distanza, in Italia. A questo proposito, in particolare, si osserva che il boom pandemico del lavoro da remoto deve far riflettere sull’esigenza di regolare giuridicamente una transizione epocale, caratterizzata dalla necessità di lavorare per risultati, per obiettivi, più che per una certa unità di tempo. In secondo luogo, è evidente che una simile transizione presuppone il ruolo attivo del sindacato, nella regolazione di un cambiamento così profondo e scardinante. Infine, un'ultima considerazione riguarda la necessità di accompagnare il cambiamento in atto con l’erogazione di una formazione di alto livello qualitativo, possibilmente continua, capace di trasmettere (e di mantenere aggiornate) le nuove e complesse competenze richieste da una vera e propria rivoluzione organizzativo-produttiva quale quella digitale.
22 Anos da SOBRATT: A Evolução do Teletrabalho. Tomo I: Aspectos Juridícos / Levi, Alberto. - (2021), pp. 111-121.
22 Anos da SOBRATT: A Evolução do Teletrabalho. Tomo I: Aspectos Juridícos
Alberto Levi
2021
Abstract
Partendo dal presupposto della necessità di distinguere tra telelavoro, smart work e lavoro agile (figure senz'altro contigue, ma differenti), l'autore analizza l'impatto giuridico del lavoro da remoto determinato dalla pandemia da Covid-19. Con riguardo ad uno scenario post-pandemico, inoltre, si esaminano quali possano essere le prospettive regolativo-applicative del lavoro a distanza, in Italia. A questo proposito, in particolare, si osserva che il boom pandemico del lavoro da remoto deve far riflettere sull’esigenza di regolare giuridicamente una transizione epocale, caratterizzata dalla necessità di lavorare per risultati, per obiettivi, più che per una certa unità di tempo. In secondo luogo, è evidente che una simile transizione presuppone il ruolo attivo del sindacato, nella regolazione di un cambiamento così profondo e scardinante. Infine, un'ultima considerazione riguarda la necessità di accompagnare il cambiamento in atto con l’erogazione di una formazione di alto livello qualitativo, possibilmente continua, capace di trasmettere (e di mantenere aggiornate) le nuove e complesse competenze richieste da una vera e propria rivoluzione organizzativo-produttiva quale quella digitale.File | Dimensione | Formato | |
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