L’Emilia-Romagna, che rappresenta la terza regione italiana per la produzione di vino, è caratterizzata da una piattaforma ampelografica che, pur dominata da Lambruschi, Sangiovese e Trebbiano romagnolo, vanta una notevole ricchezza in termini di “biodiversità” viticola, testimoniata dalle 99 varietà di vite appartenenti al Registro Nazionale delle varietà di Vite e autorizzate alla coltivazione in regione. Tale notevole variabilità, autoctona e alloctona, è ancora oggi molto esposta a rischio di erosione genetica e di estinzione dei genotipi ‘minori’ o estremamente rari. Partendo da queste considerazioni, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato nel corso degli ultimi 20 anni numerosi progetti volti alla ricognizione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio viticolo. I risultati del progetto PSR 2014-2020 - Sal.Va.Re.Bio.Vit.E.R. (2017-2020), Recupero, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità viticola in Emilia-Romagna, conclusosi nel dicembre 2020, hanno consentito di implementare le conoscenze sulla biodiversità viticola presente in Emilia-Romagna. Nel complesso, le attività di ricognizione condotte sul territorio hanno permesso di individuare 46 accessioni delle quali è stato analizzato il profilo molecolare basato sui 10 marcatori microsatellite. Tra queste, 24 sono risultate accessioni locali, 14 delle quali non conosciute e 10 delle quali, pur non iscritte al Registro Nazionale delle Varietà e neppure al Repositorio, erano già state caratterizzate geneticamente ma solo parzialmente dal punto di vista morfologico e spesso con denominazioni differenti. I vitigni individuati verranno sottoposti a ulteriori indagini di fenotipizzazione per arrivare in primo luogo alla iscrizione al Repositorio regionale e per valutare, con ulteriori approfondimenti di natura agronomica ed enologica, le possibilità di una loro valorizzazione e di una eventuale iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite, condizione indispensabile per rendere possibile la loro coltivazione
La biodiversità Viticola in Emilia Romagna / Filippetti, I.; Pastore, C.; Bignami, C.. - In: VVQ. - ISSN 2532-0971. - 2(2021), pp. 34-37.
La biodiversità Viticola in Emilia Romagna
Bignami C.
2021
Abstract
L’Emilia-Romagna, che rappresenta la terza regione italiana per la produzione di vino, è caratterizzata da una piattaforma ampelografica che, pur dominata da Lambruschi, Sangiovese e Trebbiano romagnolo, vanta una notevole ricchezza in termini di “biodiversità” viticola, testimoniata dalle 99 varietà di vite appartenenti al Registro Nazionale delle varietà di Vite e autorizzate alla coltivazione in regione. Tale notevole variabilità, autoctona e alloctona, è ancora oggi molto esposta a rischio di erosione genetica e di estinzione dei genotipi ‘minori’ o estremamente rari. Partendo da queste considerazioni, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato nel corso degli ultimi 20 anni numerosi progetti volti alla ricognizione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio viticolo. I risultati del progetto PSR 2014-2020 - Sal.Va.Re.Bio.Vit.E.R. (2017-2020), Recupero, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità viticola in Emilia-Romagna, conclusosi nel dicembre 2020, hanno consentito di implementare le conoscenze sulla biodiversità viticola presente in Emilia-Romagna. Nel complesso, le attività di ricognizione condotte sul territorio hanno permesso di individuare 46 accessioni delle quali è stato analizzato il profilo molecolare basato sui 10 marcatori microsatellite. Tra queste, 24 sono risultate accessioni locali, 14 delle quali non conosciute e 10 delle quali, pur non iscritte al Registro Nazionale delle Varietà e neppure al Repositorio, erano già state caratterizzate geneticamente ma solo parzialmente dal punto di vista morfologico e spesso con denominazioni differenti. I vitigni individuati verranno sottoposti a ulteriori indagini di fenotipizzazione per arrivare in primo luogo alla iscrizione al Repositorio regionale e per valutare, con ulteriori approfondimenti di natura agronomica ed enologica, le possibilità di una loro valorizzazione e di una eventuale iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite, condizione indispensabile per rendere possibile la loro coltivazioneFile | Dimensione | Formato | |
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