Il presente contributo muove da un duplice carattere di complessità dei servizi educativi a sostegno della famiglia e della genitorialità. In primo luogo, l’aspetto evolutivo e problematico del setting, in particolare in servizi di Spazio Neutro, connota l’educatore professionale socio-pedagogico che vi è implicato come sospeso, da un lato, tra blocco/regressione/disgregazione e, dall’altro, creatività (entro la contraddittorietà delle prassi volte al sostegno e alla cura educativi) e immaginazione (entro la dialettica tra mandato istituzionale e progettualità pedagogica). In secondo luogo, l’équipe preposta a tali servizi necessita di un più radicale incardinamento nella problematicità delle pratiche educative, in modo tale da configurarsi come contesto formativo e revisionale permanente. Assumendo una prospettiva storico-culturale e un approccio ecologico/complesso, il contributo affronta il problema attraverso un ripensamento dell’équipe educativa a sostegno della famiglia e della genitorialità e di una sua possibile implementazione tramite strumenti (qualitativi, clinici e narrativi) elaborati e fruibili in ambiente digitale, esplorando, attraverso una forma ibrida di ricerca-azione e di ricerca-formazione innestata su processi di supervisione educativa, la dimensione co-evolutiva del conflitto entro sistemi familiari multiproblematici e nell’ottica dello sviluppo sostenibile del setting educativo.
Il potenziale trasformativo del conflitto: aspetti di sostenibilità in setting di educativa familiare / D'Antone, Alessandro. - (2020), pp. 115-122.
Il potenziale trasformativo del conflitto: aspetti di sostenibilità in setting di educativa familiare
Alessandro D'Antone
2020
Abstract
Il presente contributo muove da un duplice carattere di complessità dei servizi educativi a sostegno della famiglia e della genitorialità. In primo luogo, l’aspetto evolutivo e problematico del setting, in particolare in servizi di Spazio Neutro, connota l’educatore professionale socio-pedagogico che vi è implicato come sospeso, da un lato, tra blocco/regressione/disgregazione e, dall’altro, creatività (entro la contraddittorietà delle prassi volte al sostegno e alla cura educativi) e immaginazione (entro la dialettica tra mandato istituzionale e progettualità pedagogica). In secondo luogo, l’équipe preposta a tali servizi necessita di un più radicale incardinamento nella problematicità delle pratiche educative, in modo tale da configurarsi come contesto formativo e revisionale permanente. Assumendo una prospettiva storico-culturale e un approccio ecologico/complesso, il contributo affronta il problema attraverso un ripensamento dell’équipe educativa a sostegno della famiglia e della genitorialità e di una sua possibile implementazione tramite strumenti (qualitativi, clinici e narrativi) elaborati e fruibili in ambiente digitale, esplorando, attraverso una forma ibrida di ricerca-azione e di ricerca-formazione innestata su processi di supervisione educativa, la dimensione co-evolutiva del conflitto entro sistemi familiari multiproblematici e nell’ottica dello sviluppo sostenibile del setting educativo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
D'Antone (2020), Il potenziale trasformativo del conflitto.pdf
Accesso riservato
Tipologia:
Versione pubblicata dall'editore
Dimensione
270.51 kB
Formato
Adobe PDF
|
270.51 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Pubblicazioni consigliate
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris