La ricerca archeobotanica condotta su diversi campioni prelevati durante i recenti scavi per la realizzazione della Rotatoria 71B di Cervia può avere vari motivi d’interesse: a) ottenere informazioni sul paesaggio vegetale per fornire conferme e chiarimenti utili a definire l’assetto dell’area in periodo repubblicano e soprattutto per mettere in luce possibili segnali dell’antica presenza di saline a Cervia; b) ricostruire i tratti principali dell’ambiente costiero, quando la sua naturalità doveva essere ben superiore all’attuale, con attenzione ai taxa più indicativi dal punto di vista paleofloristico e paleoecologico; c) acquisire ulteriori informazioni sull’assetto dei litorali che si affacciavano sulla parte settentrionale dell’Adriatico. Quest’ultimo aspetto è forse il più importante, perché ancora poco si sa dal punto di vista archeobotanico di queste aree, soprattutto a confronto con le invece numerose ricerche effettuate e pubblicate per la Pianura Padana lontana dalle coste. Infatti i lavori sulle coste adriatiche nel Nord Italia sono ancora pochi, ma hanno già dato informazioni assai significative. La disponibilità di numerosi altri campioni prelevati a Cervia è un invito a procedere in questa ricerca alla scoperta della storia dei litorali della Regione Emilia-Romagna.

Analisi archeobotaniche dello scavo della Rotatoria di Cervia / Bosi, G.; Torri, P.; Rinaldi, R.; Benatti, A.; Mazzanti, M.. - (2019), pp. 57-72.

Analisi archeobotaniche dello scavo della Rotatoria di Cervia

Bosi G.;Torri P.;Rinaldi R.;Benatti A.;Mazzanti M.
2019

Abstract

La ricerca archeobotanica condotta su diversi campioni prelevati durante i recenti scavi per la realizzazione della Rotatoria 71B di Cervia può avere vari motivi d’interesse: a) ottenere informazioni sul paesaggio vegetale per fornire conferme e chiarimenti utili a definire l’assetto dell’area in periodo repubblicano e soprattutto per mettere in luce possibili segnali dell’antica presenza di saline a Cervia; b) ricostruire i tratti principali dell’ambiente costiero, quando la sua naturalità doveva essere ben superiore all’attuale, con attenzione ai taxa più indicativi dal punto di vista paleofloristico e paleoecologico; c) acquisire ulteriori informazioni sull’assetto dei litorali che si affacciavano sulla parte settentrionale dell’Adriatico. Quest’ultimo aspetto è forse il più importante, perché ancora poco si sa dal punto di vista archeobotanico di queste aree, soprattutto a confronto con le invece numerose ricerche effettuate e pubblicate per la Pianura Padana lontana dalle coste. Infatti i lavori sulle coste adriatiche nel Nord Italia sono ancora pochi, ma hanno già dato informazioni assai significative. La disponibilità di numerosi altri campioni prelevati a Cervia è un invito a procedere in questa ricerca alla scoperta della storia dei litorali della Regione Emilia-Romagna.
2019
La salina romana e il territorio di Cervia. Aspetti ambientali e infrastrutture storiche
Chiara Guarnieri
978-88-7849-118-2
Ante Quem
ITALIA
Analisi archeobotaniche dello scavo della Rotatoria di Cervia / Bosi, G.; Torri, P.; Rinaldi, R.; Benatti, A.; Mazzanti, M.. - (2019), pp. 57-72.
Bosi, G.; Torri, P.; Rinaldi, R.; Benatti, A.; Mazzanti, M.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

Licenza Creative Commons
I metadati presenti in IRIS UNIMORE sono rilasciati con licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal, mentre i file delle pubblicazioni sono rilasciati con licenza Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0), salvo diversa indicazione.
In caso di violazione di copyright, contattare Supporto Iris

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1205059
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact