Il saggio si occupa della transizione del settore agricolo italiano dalla guerra alla pace prendendo in considerazione il caso di una delle regioni più importanti, quella emiliano-romagnola. Sulla scorta di un’ampia rassegna della bibliografia esistente, dello spoglio di una considerevole pubblicistica di carattere politico, economico, sindacale e tecnico, nonché di alcuni sondaggi archivistici relativi soprattutto alla gestione dell’ordine pubblico, il lavoro vuole sottolineare in primo luogo gli aspetti di continuità fra periodo bellico e postbellico dal punto di vista della legislazione e delle politiche relative al settore agricolo. Nella seconda parte del saggio sono invece considerati i conflitti agrari che interessarono la regione emiliano-romagnola durante il cosiddetto “biennio rosso”, cogliendone sia i tratti generali comuni (controllo del mercato del lavoro da parte delle organizzazioni operaie, tentativi di estendere le forme di compartecipazione da parte del ceto proprietario, diversificazione delle scelte colturali), sia le peculiarità legate al diverso contesto sociale e produttivo delle varie province.
Fra Stato, "agrarie" e leghe. L'agricoltura emiliano-romagnola dalla guerra ala pace (1918-1920) / DEGLI ESPOSTI, Fabio. - (2020), pp. 11-66.
Fra Stato, "agrarie" e leghe. L'agricoltura emiliano-romagnola dalla guerra ala pace (1918-1920)
Fabio Degli Esposti
2020
Abstract
Il saggio si occupa della transizione del settore agricolo italiano dalla guerra alla pace prendendo in considerazione il caso di una delle regioni più importanti, quella emiliano-romagnola. Sulla scorta di un’ampia rassegna della bibliografia esistente, dello spoglio di una considerevole pubblicistica di carattere politico, economico, sindacale e tecnico, nonché di alcuni sondaggi archivistici relativi soprattutto alla gestione dell’ordine pubblico, il lavoro vuole sottolineare in primo luogo gli aspetti di continuità fra periodo bellico e postbellico dal punto di vista della legislazione e delle politiche relative al settore agricolo. Nella seconda parte del saggio sono invece considerati i conflitti agrari che interessarono la regione emiliano-romagnola durante il cosiddetto “biennio rosso”, cogliendone sia i tratti generali comuni (controllo del mercato del lavoro da parte delle organizzazioni operaie, tentativi di estendere le forme di compartecipazione da parte del ceto proprietario, diversificazione delle scelte colturali), sia le peculiarità legate al diverso contesto sociale e produttivo delle varie province.File | Dimensione | Formato | |
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