Le organizzazioni politiche post ideologiche, come il Movimento Cinque Stelle (M5S), sono caratterizzate da una debole coesione interna e una identificazione con il capo. Il cambio di maggioranza, avvenuto dopo la caduta del governo Conte I, ha provocato la fuoriuscita di diversi parlamentari del M5S, sulla quale occorre riflettere, e ha indotto Luigi di Maio a richiedere nuovamente il vincolo di mandato, invocato per ridurre il trasformismo, ossia il cambio di partito dei parlamentari. Come è noto, il rimedio è anticostituzionale, ma rischia comunque di essere peggiore del male, perché il parlamentare può essere piú facilmente eterodiretto dal capo vanificando la sua funzione di rappresentante; inoltre, per quanto sembri paradossale, anche la libertà di cambiare partito deve essere garantita, perché il partito stesso può tradire le promesse fatte agli elettori. Se si considera, poi, che la legge di riduzione dei parlamentari, è in corso di approvazione, presumibilmente senza intoppi, allora la situazione diventa ancóra piú preoccupante, perché produce effetti convergenti con il vincolo di mandato sullo spostamento della centralità dalla democrazia e, quindi rappresentanza, alla governabilità con il conseguente indebolimento della prima, ossia della democrazia.
Democrazia versus governabilità / Lalla, Michele. - In: RIVISTA ABRUZZESE. - ISSN 0035-5739. - Anno LXXIII:1(2020), pp. 5-10.
Democrazia versus governabilità
Lalla
2020
Abstract
Le organizzazioni politiche post ideologiche, come il Movimento Cinque Stelle (M5S), sono caratterizzate da una debole coesione interna e una identificazione con il capo. Il cambio di maggioranza, avvenuto dopo la caduta del governo Conte I, ha provocato la fuoriuscita di diversi parlamentari del M5S, sulla quale occorre riflettere, e ha indotto Luigi di Maio a richiedere nuovamente il vincolo di mandato, invocato per ridurre il trasformismo, ossia il cambio di partito dei parlamentari. Come è noto, il rimedio è anticostituzionale, ma rischia comunque di essere peggiore del male, perché il parlamentare può essere piú facilmente eterodiretto dal capo vanificando la sua funzione di rappresentante; inoltre, per quanto sembri paradossale, anche la libertà di cambiare partito deve essere garantita, perché il partito stesso può tradire le promesse fatte agli elettori. Se si considera, poi, che la legge di riduzione dei parlamentari, è in corso di approvazione, presumibilmente senza intoppi, allora la situazione diventa ancóra piú preoccupante, perché produce effetti convergenti con il vincolo di mandato sullo spostamento della centralità dalla democrazia e, quindi rappresentanza, alla governabilità con il conseguente indebolimento della prima, ossia della democrazia.File | Dimensione | Formato | |
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