INTRODUZIONE La bassa adesione alla vaccinazione antinfluenzale è un fenomeno largamente diffuso tra gli operatori sanitari tra cui anche gli infermieri. L’alta adesione è invece particolarmente importante, perché è necessario che gli operatori garantiscano la loro presenza durante l’epidemia influenzale ed evitino il rischio di trasmettere l’infezione nella comunità dove esercitano la propria attività. Per aumentare la compliance occorre tra l’altro lavorare sulle determinanti del comportamento vaccinale. Scopo dell’indagine è quello di raccogliere informazioni sulle motivazioni che inducono gli infermieri a sottoporsi o meno alla vaccinazione. MATERIALI E METODI Lo studio, di tipo trasversale, è stato condotto sugli infermieri di un ospedale emiliano impegnati nell’assistenza ai pazienti. Per la raccolta dati è stato utilizzato un questionario autosomministrato costruito ad hoc contenente, tra l’altro, due domande sulle motivazioni che spingono un infermiere a vaccinarsi o meno contro l’influenza (per entrambi i quesiti era possibile indicare più di una motivazione). Il questionario anonimo è stato distribuito agli infermieri nell’estate 2016. RISULTATI Su 908 infermieri di 41 reparti/servizi 595 hanno compilato il questionario (65,5%), di cui 50 hanno fatto la vaccinazione nell’autunno inverno 2015-2016 (8,4%). Tra le motivazioni riportate per l’adesione vaccinale risultano: essere favorevole alle vaccinazioni in generale (46%), evitare di trasmettere l’influenza ai propri famigliari (32%), essere più a rischio di influenza di altre persone (26%), ammalarsi spesso di influenza (24%), evitare di trasmettere l’influenza ai propri pazienti (22%). Tra le motivazioni indicate per il rifiuto vaccinale figurano: ammalarsi raramente di influenza (49,5%), non essere a rischio di forme gravi/complicate di influenza (17,6%), scarsa efficacia del vaccino (17,4%), non essere più a rischio di influenza di altre persone (17,1%), aver paura di effetti/reazioni indesiderate del vaccino (14,5%). Ben 42 infermieri hanno dichiarato di essere contrari alle vaccinazioni in generale (7,7%). CONCLUSIONI La copertura vaccinale negli infermieri partecipanti all’indagine è bassa ed è poco più della metà di quella negli operatori sanitari dell’ospedale. Ai primi posti tra le motivazioni per l’adesione vaccinale figurano, come atteso: essere a maggior rischio di acquisire l’influenza rispetto alla popolazione generale e rappresentare potenziali sorgenti dell’infezione. Le motivazioni più frequenti per il rifiuto vaccinale risultano essere la bassa percezione del rischio di influenza e le perplessità sull’efficacia e sicurezza del vaccino. Occorre pertanto promuovere la vaccinazione antinfluenzale degli infermieri, fornendo tra l’altro informazioni sulla malattia e sui vaccini, con particolare riguardo a quelli che prestano assistenza nei reparti/servizi a più elevato rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione.

Indagine sulle motivazioni alla base dell’adesione o del rifiuto vaccinale antinfluenzale negli infermieri / Creola, Giacomo; Mazzenga, Elisa; Ferri, Paola; Rovesti, Sergio. - (2018), pp. 497-497. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale SItI tenutosi a Riva del Garda (TN) nel 17-20 ottobre 2018).

Indagine sulle motivazioni alla base dell’adesione o del rifiuto vaccinale antinfluenzale negli infermieri

Giacomo Creola;Paola Ferri;Sergio Rovesti
2018

Abstract

INTRODUZIONE La bassa adesione alla vaccinazione antinfluenzale è un fenomeno largamente diffuso tra gli operatori sanitari tra cui anche gli infermieri. L’alta adesione è invece particolarmente importante, perché è necessario che gli operatori garantiscano la loro presenza durante l’epidemia influenzale ed evitino il rischio di trasmettere l’infezione nella comunità dove esercitano la propria attività. Per aumentare la compliance occorre tra l’altro lavorare sulle determinanti del comportamento vaccinale. Scopo dell’indagine è quello di raccogliere informazioni sulle motivazioni che inducono gli infermieri a sottoporsi o meno alla vaccinazione. MATERIALI E METODI Lo studio, di tipo trasversale, è stato condotto sugli infermieri di un ospedale emiliano impegnati nell’assistenza ai pazienti. Per la raccolta dati è stato utilizzato un questionario autosomministrato costruito ad hoc contenente, tra l’altro, due domande sulle motivazioni che spingono un infermiere a vaccinarsi o meno contro l’influenza (per entrambi i quesiti era possibile indicare più di una motivazione). Il questionario anonimo è stato distribuito agli infermieri nell’estate 2016. RISULTATI Su 908 infermieri di 41 reparti/servizi 595 hanno compilato il questionario (65,5%), di cui 50 hanno fatto la vaccinazione nell’autunno inverno 2015-2016 (8,4%). Tra le motivazioni riportate per l’adesione vaccinale risultano: essere favorevole alle vaccinazioni in generale (46%), evitare di trasmettere l’influenza ai propri famigliari (32%), essere più a rischio di influenza di altre persone (26%), ammalarsi spesso di influenza (24%), evitare di trasmettere l’influenza ai propri pazienti (22%). Tra le motivazioni indicate per il rifiuto vaccinale figurano: ammalarsi raramente di influenza (49,5%), non essere a rischio di forme gravi/complicate di influenza (17,6%), scarsa efficacia del vaccino (17,4%), non essere più a rischio di influenza di altre persone (17,1%), aver paura di effetti/reazioni indesiderate del vaccino (14,5%). Ben 42 infermieri hanno dichiarato di essere contrari alle vaccinazioni in generale (7,7%). CONCLUSIONI La copertura vaccinale negli infermieri partecipanti all’indagine è bassa ed è poco più della metà di quella negli operatori sanitari dell’ospedale. Ai primi posti tra le motivazioni per l’adesione vaccinale figurano, come atteso: essere a maggior rischio di acquisire l’influenza rispetto alla popolazione generale e rappresentare potenziali sorgenti dell’infezione. Le motivazioni più frequenti per il rifiuto vaccinale risultano essere la bassa percezione del rischio di influenza e le perplessità sull’efficacia e sicurezza del vaccino. Occorre pertanto promuovere la vaccinazione antinfluenzale degli infermieri, fornendo tra l’altro informazioni sulla malattia e sui vaccini, con particolare riguardo a quelli che prestano assistenza nei reparti/servizi a più elevato rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione.
2018
51° Congresso Nazionale SItI
Riva del Garda (TN)
17-20 ottobre 2018
Creola, Giacomo; Mazzenga, Elisa; Ferri, Paola; Rovesti, Sergio
Indagine sulle motivazioni alla base dell’adesione o del rifiuto vaccinale antinfluenzale negli infermieri / Creola, Giacomo; Mazzenga, Elisa; Ferri, Paola; Rovesti, Sergio. - (2018), pp. 497-497. (Intervento presentato al convegno 51° Congresso Nazionale SItI tenutosi a Riva del Garda (TN) nel 17-20 ottobre 2018).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11380/1197981
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