Introduzione: In Italia l’applicazione delle norme relative all’offerta sanitaria per la popolazione migrante irregolare risulta ancora disomogenea con un notevole impatto negativo sulla salute e con il rischio di non riuscire ad intercettare situazioni di vulnerabilità. Nell’ambito del progetto ministeriale FOOTPRINTS, volto a superare le disparità sul tema della salute dei migranti, è stata condotta un’indagine conoscitiva preliminare nelle province di Modena e Reggio Emilia al fine di descrivere l’attuale organizzazione e offerta dei percorsi assistenziali per gli Stranieri Temporaneamente Presenti (STP), non in regola con il permesso di soggiorno e pertanto non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Metodi: Nel mese di aprile 2019 è stata realizzata un’analisi del contesto territoriale di Modena e Reggio Emilia. Sono stati intervistati i responsabili delle strutture coinvolte nell’assistenza sanitaria alla popolazione migrante STP ed è stata compilata una checklist relativa alla erogazione delle prestazioni sanitarie. Risultati: Dall’indagine è emerso che nel 2018 oltre 5000 utenti hanno avuto accesso all’ambulatorio di volontari del centro Porta Aperta di Modena (convenzionato con l’AUSL) e al Centro Salute Famiglia Straniera dell’AUSL di Reggio Emilia (coadiuvato dall’ambulatorio dei volontari della Caritas). Sono garantiti i percorsi relativi alla gravidanza e la tutela della salute dei minori figli di stranieri STP mentre le offerte relative alle vaccinazioni e alle prestazioni specialistiche risultano disomogenee tra le due province. Le principali criticità e differenze riguardano le quote di partecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie in caso di esami specialistici di approfondimento. Conclusioni: L’indagine evidenzia come, anche in contesti territoriali e organizzativi simili, la gestione della salute della popolazione migrante irregolare possa risultare disomogenea. La mancanza di un’adeguata assistenza sanitaria a causa di problematiche amministrative e burocratiche si ripercuote in modo negativo sulla tutela della salute dei migranti e può comportare un aggravamento delle patologie di base con potenziali successivi costi superiori di gestione. Occorre pertanto implementare e sostenere la realizzazione di progetti volti ad uniformare l’accesso alle cure anche delle persone che, per vari motivi (mancanza del permesso di soggiorno, mancanza di residenza), non possono essere iscritte al SSN al fine di garantire a tutti il diritto alla salute.

L’offerta delle prestazioni sanitarie per la popolazione migrante irregolare: l’esperienza di Modena e Reggio Emilia / Fioretti, E; Creola, Giacomo; Righi, E; Kahfian, Z; Casaletti, G.. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 30:3 supp 1(2019), pp. 373-374. (Intervento presentato al convegno Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia nel 16-19 ottobre 2019).

L’offerta delle prestazioni sanitarie per la popolazione migrante irregolare: l’esperienza di Modena e Reggio Emilia

Fioretti E
;
Creola, Giacomo;Righi E;
2019

Abstract

Introduzione: In Italia l’applicazione delle norme relative all’offerta sanitaria per la popolazione migrante irregolare risulta ancora disomogenea con un notevole impatto negativo sulla salute e con il rischio di non riuscire ad intercettare situazioni di vulnerabilità. Nell’ambito del progetto ministeriale FOOTPRINTS, volto a superare le disparità sul tema della salute dei migranti, è stata condotta un’indagine conoscitiva preliminare nelle province di Modena e Reggio Emilia al fine di descrivere l’attuale organizzazione e offerta dei percorsi assistenziali per gli Stranieri Temporaneamente Presenti (STP), non in regola con il permesso di soggiorno e pertanto non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Metodi: Nel mese di aprile 2019 è stata realizzata un’analisi del contesto territoriale di Modena e Reggio Emilia. Sono stati intervistati i responsabili delle strutture coinvolte nell’assistenza sanitaria alla popolazione migrante STP ed è stata compilata una checklist relativa alla erogazione delle prestazioni sanitarie. Risultati: Dall’indagine è emerso che nel 2018 oltre 5000 utenti hanno avuto accesso all’ambulatorio di volontari del centro Porta Aperta di Modena (convenzionato con l’AUSL) e al Centro Salute Famiglia Straniera dell’AUSL di Reggio Emilia (coadiuvato dall’ambulatorio dei volontari della Caritas). Sono garantiti i percorsi relativi alla gravidanza e la tutela della salute dei minori figli di stranieri STP mentre le offerte relative alle vaccinazioni e alle prestazioni specialistiche risultano disomogenee tra le due province. Le principali criticità e differenze riguardano le quote di partecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie in caso di esami specialistici di approfondimento. Conclusioni: L’indagine evidenzia come, anche in contesti territoriali e organizzativi simili, la gestione della salute della popolazione migrante irregolare possa risultare disomogenea. La mancanza di un’adeguata assistenza sanitaria a causa di problematiche amministrative e burocratiche si ripercuote in modo negativo sulla tutela della salute dei migranti e può comportare un aggravamento delle patologie di base con potenziali successivi costi superiori di gestione. Occorre pertanto implementare e sostenere la realizzazione di progetti volti ad uniformare l’accesso alle cure anche delle persone che, per vari motivi (mancanza del permesso di soggiorno, mancanza di residenza), non possono essere iscritte al SSN al fine di garantire a tutti il diritto alla salute.
2019
30
373
374
Fioretti, E; Creola, Giacomo; Righi, E; Kahfian, Z; Casaletti, G.
L’offerta delle prestazioni sanitarie per la popolazione migrante irregolare: l’esperienza di Modena e Reggio Emilia / Fioretti, E; Creola, Giacomo; Righi, E; Kahfian, Z; Casaletti, G.. - In: JOURNAL OF PREVENTIVE MEDICINE AND HYGIENE. - ISSN 2421-4248. - 30:3 supp 1(2019), pp. 373-374. (Intervento presentato al convegno Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute tenutosi a Perugia nel 16-19 ottobre 2019).
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