L'Autore ricostruisce la giurisprudenza costituzionale sul tema del bilanciamento tra diritti e risorse finanziarie successiva allo scoppio della crisi finanziaria del 2008 ed alla riforma costituzionale che ha introdotto l'obbligo di pareggio di bilancio nel 2012. Dopo tale panoramica sulla (apparentemente) ondivaga posizione assunta dalla Consulta in tema, l'Autore cerca di individuare un punto di approdo cui essa pare essere giunta, leggendo tra le pronunce che si sono susseguite, pur con dispositivi diversi, un filo conduttore comune rappresentato dal rinvio alla discrezionalità del legislatore temperata dal giudizio di ragionevolezza sui sacrifici imposti ai diritti. Lo scritto si conclude quindi con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'operato del giudice delle leggi, pur caratterizzato da qualche eccesso criticabile, sottolineando come debba essere il legislatore ad assumersi la responsabilità politica delle scelte in tema di bilanciamento, non potendosi addossare una tale responsabilità all'organo di garanzia costituzionale.
Il bilanciamento tra diritti e risorse finanziarie nella più recente giurisprudenza costituzionale / Scagliarini, Simone. - In: RIVISTA DEL DIRITTO DELLA SICUREZZA SOCIALE. - ISSN 1720-562X. - 2(2019), pp. 331-352. [10.3241/93708]
Il bilanciamento tra diritti e risorse finanziarie nella più recente giurisprudenza costituzionale
SCAGLIARINI, Simone
2019
Abstract
L'Autore ricostruisce la giurisprudenza costituzionale sul tema del bilanciamento tra diritti e risorse finanziarie successiva allo scoppio della crisi finanziaria del 2008 ed alla riforma costituzionale che ha introdotto l'obbligo di pareggio di bilancio nel 2012. Dopo tale panoramica sulla (apparentemente) ondivaga posizione assunta dalla Consulta in tema, l'Autore cerca di individuare un punto di approdo cui essa pare essere giunta, leggendo tra le pronunce che si sono susseguite, pur con dispositivi diversi, un filo conduttore comune rappresentato dal rinvio alla discrezionalità del legislatore temperata dal giudizio di ragionevolezza sui sacrifici imposti ai diritti. Lo scritto si conclude quindi con un giudizio sostanzialmente favorevole sull'operato del giudice delle leggi, pur caratterizzato da qualche eccesso criticabile, sottolineando come debba essere il legislatore ad assumersi la responsabilità politica delle scelte in tema di bilanciamento, non potendosi addossare una tale responsabilità all'organo di garanzia costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
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