Gallo e Toso propongono, nel capitolo 4, una panoramica sulle novità riguardanti le politiche di contrasto della povertà. Una particolare attenzione viene data nel capitolo di quest’anno alle misure nazionali e regionali di reddito minimo attualmente vigenti nel nostro paese, visto che il 2018 è l’anno in cui l’Italia si dota per la prima volta di una misura di sostegno del reddito di stampo universalistico, ossia accessibile a tutte le famiglie povere in quanto tali. Dallo scorso 1o luglio il Reddito d’inclusione (Rei), introdotto con il d.lgs. n. 147 del 15 settembre 2017, ha infatti perso i requisiti categoriali previsti originariamente, come la presenza in famiglia di almeno un minore o di un disabile. Ciò corona un percorso di riforma delle politiche per l’assistenza avviato ai primi del decennio e portato avanti da diversi governi. Il capitolo propone una stima della platea e del costo del Rei. Diverse regioni hanno deciso di introdurre proprie misure di sostegno al reddito tra il 2015 e il 2017. Il capitolo ne presenta nel dettaglio le caratteristiche e le strategie adottate per estendere la platea potenziale della misura nazionale o aumentarne il trasferimento economico. Il Movimento 5 Stelle da tempo propone una misura, il Reddito di cittadinanza, molto più ambiziosa dello schema nazionale di reddito minimo. Il capitolo discute le principali caratteristiche, gli aspetti positivi e le potenziali criticità della politica che potrebbe rimpiazzare il neonato Rei. Infine, si fornisce un commento ai recenti provvedimenti in tema di ammortizzatori sociali.
Assistenza e ammortizzatori sociali / Gallo, Giovanni; Toso, Stefano. - (2018), pp. 77-99.
Assistenza e ammortizzatori sociali
Giovanni Gallo;
2018
Abstract
Gallo e Toso propongono, nel capitolo 4, una panoramica sulle novità riguardanti le politiche di contrasto della povertà. Una particolare attenzione viene data nel capitolo di quest’anno alle misure nazionali e regionali di reddito minimo attualmente vigenti nel nostro paese, visto che il 2018 è l’anno in cui l’Italia si dota per la prima volta di una misura di sostegno del reddito di stampo universalistico, ossia accessibile a tutte le famiglie povere in quanto tali. Dallo scorso 1o luglio il Reddito d’inclusione (Rei), introdotto con il d.lgs. n. 147 del 15 settembre 2017, ha infatti perso i requisiti categoriali previsti originariamente, come la presenza in famiglia di almeno un minore o di un disabile. Ciò corona un percorso di riforma delle politiche per l’assistenza avviato ai primi del decennio e portato avanti da diversi governi. Il capitolo propone una stima della platea e del costo del Rei. Diverse regioni hanno deciso di introdurre proprie misure di sostegno al reddito tra il 2015 e il 2017. Il capitolo ne presenta nel dettaglio le caratteristiche e le strategie adottate per estendere la platea potenziale della misura nazionale o aumentarne il trasferimento economico. Il Movimento 5 Stelle da tempo propone una misura, il Reddito di cittadinanza, molto più ambiziosa dello schema nazionale di reddito minimo. Il capitolo discute le principali caratteristiche, gli aspetti positivi e le potenziali criticità della politica che potrebbe rimpiazzare il neonato Rei. Infine, si fornisce un commento ai recenti provvedimenti in tema di ammortizzatori sociali.File | Dimensione | Formato | |
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