Nell’aprile del 2011 in Italia prende avvio un piano di accoglienza straordinario, a tutela dei migranti provenienti dai Paesi del Nord Africa, in fuga dalle rivolte della Tunisia e dalla guerra civile deflagrata in Libia. Il piano straordinario prende forma attraverso l’emanazione di ordinanze di Protezione Civile e Decreti ministeriali, che si rifanno ai principi dell'emergenza e dell'intervento umanitario. L’articolo pone al centro della riflessione i concetti di eccedenza e sospensione, come conseguenze dirette degli interventi umanitari: essi creano gruppi di persone in movimento oltre i confini, che attendono in luoghi sospesi - da campi profughi a campi di prima accoglienza - e per cui si pone il tema della tutela dei diritti da parte dello Stato. Quest’ultima diventa sempre più spesso una formula astratta, posta a giustificazione dell’intero processo di accoglienza ma anche a obiettivo dello stesso, in un circolo autoreferenziale che la priva di significato. Il piano di accoglienza rivolto alle persone provenienti dal Nord Africa, generandosi su una propria normativa d’urgenza, ha favorito la creazione di un canale specifico di tutela, attraverso politiche temporanee che duplicavano interventi esistenti, mostrando – a due anni di distanza – la sua completa inefficacia.

Un’emergenza lunga due anni. Considerazioni sull'Emergenza Umanitaria a favore dei cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa / Costantini, Eleonora. - In: AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI. - ISSN 0392-2278. - (2014), pp. 95-108.

Un’emergenza lunga due anni. Considerazioni sull'Emergenza Umanitaria a favore dei cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa

Costantini Eleonora
2014

Abstract

Nell’aprile del 2011 in Italia prende avvio un piano di accoglienza straordinario, a tutela dei migranti provenienti dai Paesi del Nord Africa, in fuga dalle rivolte della Tunisia e dalla guerra civile deflagrata in Libia. Il piano straordinario prende forma attraverso l’emanazione di ordinanze di Protezione Civile e Decreti ministeriali, che si rifanno ai principi dell'emergenza e dell'intervento umanitario. L’articolo pone al centro della riflessione i concetti di eccedenza e sospensione, come conseguenze dirette degli interventi umanitari: essi creano gruppi di persone in movimento oltre i confini, che attendono in luoghi sospesi - da campi profughi a campi di prima accoglienza - e per cui si pone il tema della tutela dei diritti da parte dello Stato. Quest’ultima diventa sempre più spesso una formula astratta, posta a giustificazione dell’intero processo di accoglienza ma anche a obiettivo dello stesso, in un circolo autoreferenziale che la priva di significato. Il piano di accoglienza rivolto alle persone provenienti dal Nord Africa, generandosi su una propria normativa d’urgenza, ha favorito la creazione di un canale specifico di tutela, attraverso politiche temporanee che duplicavano interventi esistenti, mostrando – a due anni di distanza – la sua completa inefficacia.
2014
95
108
Un’emergenza lunga due anni. Considerazioni sull'Emergenza Umanitaria a favore dei cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa / Costantini, Eleonora. - In: AUTONOMIE LOCALI E SERVIZI SOCIALI. - ISSN 0392-2278. - (2014), pp. 95-108.
Costantini, Eleonora
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